Marco Conforti non è stato ucciso: niente segni di violenza sul cadavere trovato nel bagagliaio. Resta il mistero

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Marco Conforti non è stato ucciso. Il corpo dell’imprenditore di Castagneto Po è stato esaminato ieri mattina durante l’autopsia disposta dalla procura di Torino. L’esame ha confermato quello che gli investigatori già sospettavano dopo aver visto il corpo ancora rannicchiato nel bagagliaio della sua Range Rover Velar, ritrovata domenica notte in via Rovigo, angolo strada del Fortino. Non sono emersi segni di una morte violenta.

Cadavere nel bagagliaio, Marco Conforti è stato al night poi è scomparso. La sua auto ripresa da 12 telecamere

Resta però il giallo sul decesso dell’uomo scomparso cinque giorni prima del ritrovamento del cadavere dopo una cena con amici nella zona della Gran Madre e una notte brava. Come è morto Marco Conforti e perché è stato trovato nel bagagliaio della sua macchina parcheggiata in una zona di Torino che i suoi famigliari definiscono inusuale per le sue frequentazioni?

È il mistero che gli investigatori della squadra mobile stanno cercando di risolvere. Ci vorranno almeno 60 giorni per ottenere i risultati dell’esame tossicologico necessario per svelare se Conforti avesse assunto droga prima di morire e se ne avesse assunto una quantità tale da essere quella la causa del decesso, o se l’arresto cardio-circoltatorio, magari agevolato dall’uso prolungato di sostanze, sia avvenuto per cause naturali.

Cadavere nel bagagliaio, Marco Conforti è stato al night poi è scomparso. La sua auto ripresa da 12 telecamere

Conforti è stato ritrovato nel bagagliaio della sua auto di lusso con la chiusura centralizzata attiva, fatta eccezione per la portiera del guidatore che era stata forzata la mattina di domenica, per un tentativo di furto.  Una delle ipotesi è che chi era con lui quando è morto abbia voluto far sparire il corpo nascondendolo nel vano dell’auto, sul corpo però non sono stati trovati i segni classici del caricamento di un peso morto: non ci sono lividi, escoriazioni e graffi che possano essere considerate tracce di quell’operazione.

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