“Mare per tutti”: la protesta per le spiagge libere in Penisola Sorrentina

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Ragazzi, mamme e intere famiglie, armati dei loro teli, hanno invaso una spiaggia a Puolo. “Mare per tutti” è lo slogan con cui i manifestanti hanno occupato un tratto di costa a Massa Lubrense. Una meta scelta simbolicamente, nella prima domenica dopo Ferragosto, per manifestare contro la cancellazione dei tratti di spiaggia libera da Castellammare di Stabia fino alla costiera amalfitana. Già poche le spiagge con accesso gratuito in tutta la costa sorrentina ormai da decenni, sono praticamente sparite, da quando con il diffondersi dell’emergenza Covid i sindaci hanno deciso di affidare a gestori privati l’arenile ancora libero in una zona in cui per chilometri si trovano solo lidi a pagamento. Per garantire distanziamento e controlli sono state completamente cancellate le spiagge pubbliche, quando i sindaci non sono intervenuti a riservarle esclusivamente ai residenti come a Vico Equense.

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Perciò oggi un gruppo di associazioni ambientaliste, tra cui “La Grande onda”, ha deciso di protestare contro una situazione che nega il mare a tante famiglie soprattutto ad agosto. Senza investire minimo 50 euro al giorno impossibile trascorrere qualche ora al mare per una coppia con due figli, anche quando ci si orienta verso i tratti di costa ufficialmente liberi. Ombrelloni e lettini occupano, dalle prime ore del mattino, le spiagge ancora pubbliche solo sulla carta, impedendo di fatto di accedere a chi vuole fare un bagno senza pagare. Spiega la presidente della “Grande Onda” Laura Cuomo: “È una forma di protesta con la quale chiediamo alle autorità, controlli e vigilanza costante, se possibile ogni giorno. Non possiamo permettere che si debba rinunciare al sacrosanto diritto di fruire in maniera gratuita di quei rarissimi lembi di spiagge libere rimasti in penisola sorrentina. A peggiorare la situazione ci si mette il caro spiagge da record, che si registra ormai presso quasi tutti i lidi della penisola”.

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