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Massacro a Bucha, le reazioni dal Pd a Iv. Letta: “Stiamo con il popolo ucraino contro le barbarie di Putin”

Una foto delle strade della città ucraina di Bucha, vicino a Kiev, con i cadaveri abbandonati di molti civili e il commento: “#Bucha. Noi stiamo col popolo ucraino. Noi stiamo contro la barbarie della guerra di #Putin”. È il post su Twitter di Enrico Letta che condanna le esecuzioni di massa dopo le torture nel sobborgo di Bucha con corpi in strada e quasi 300 cadaveri in una fossa comune.

I corpi senza vita di almeno venti persone in abiti civili in una strada residenziale di Bucha, quartiere di nord-ovest. La condanna del sindaco Anatoly Fedorouk: “Abbiamo dovuto seppellire 280 persone in una fossa comune, non potevamo costruire tre cimiteri sotto il tiro dell’esercito nemico”. Davanti alle immagini terrificanti sono subito arrivate le reazioni dei politici italiani e dell’Unione europea. Che lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all’Ucraina. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, “scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall’esercito russo nella regione di Kiev ora liberata”, anticipa appunto l’arrivo di nuove sanzioni contro Mosca e fa sapere che l’Unione europea assisterà l’Ucraina e le Organizzazioni non governative a raccogliere le prove necessarie per aprire procedimenti nei tribunali internazionali. “Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via”, ha affermato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba sempre su Twitter, che ha chiesto “nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift”.

Il Pd con la senatrice Valeria Fedeli, capogruppo dem in Commissione diritti umani, ha commentato: “Civili giustiziati, fosse comuni e bambini usati come scudi. Immagini drammatiche della barbarie arrivano anche da Bucha, nella regione di Kiev. Secondo Human Rights Watch ci sono prove di crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Ucraina dalle forze armate russe, mentre risuonano come un monito le parole pronunciate proprio in queste ore dall’ex procuratrice capo del Tribunale penale Internazionale per l’ex Jugoslavia, Carla Del Ponte”. Così, ha continuato Fedeli, “alla luce dell’inchiesta aperta su quanto sta accadendo in Ucraina dalla Corte Penale Internazionale, dopo la richiesta di 39 paesi fra i quali l’Italia, è giusto e doveroso che il governo venga a riferire in Commissione diritti umani”.

Si fa sentire anche il presidente di Italia Viva Ettore Rosato: “Barbarie su barbarie, una guerra contro i civili. Mentre #Putin pensa a quando e se si deve sedere per ragionare sul serio di pace, serve una risposta economica e politica più dura. E bisogna dare alla resistenza #ucraina quello che serve per difendersi. #Bucha #BuchaMassacre”, scrive su Twitter. Dove interviene anche il deputato renziano Marco Di Maio:  “Chiamare Putin ”un macellaio” desta scalpore, ma come dobbiamo definire il responsabile della mattanza compiuta dai russi a Bucha?”.



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