Mattarella in Spagna: “Il Parlamento è insostituibile, è la libertà di un popolo. Teniamo alta la guardia sui diritti”

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MADRID – Il Parlamento è insostituibile, lì risiede la libertà di un popolo, dice Sergio Mattarella, da Madrid.

Il Presidente, al cospetto del congresso spagnolo, fa un elogio della democrazia parlamentare proprio mentre nel nostro Paese vive la sua crisi più grave.

Dice: “Stiamo attraversando un periodo di grandi trasformazioni, di imperiosa crescita della tecnologia, di rinnovate tensioni al livello planetario e di crisi ai nostri confini. Un periodo nel quale sarà decisivo mantenere costante l’attenzione sulla salvaguardia dei diritti, delle libertà e delle tutele, faticosamente conquistate a partire dal secolo scorso. Sono temi che i Parlamenti nazionali, unitamente all’Assemblea di Strasburgo, dovranno considerare al centro della propria agenda”.

Abbiamo alle spalle la stagione del populismo, i cui strascichi tuttavia permangono. E il Parlamento italiano è frammentato come non mai, col rischio di trasformare la prossima elezione del Capo dello Stato, a metà gennaio, in una roulette.

Non bisogna mai dimenticarci di difendere i diritti acquisiti, è l’altro messaggio che il Presidente lancia durante la visita di Stato a Madrid. Ogni Parlamento è tempio della democrazia. Soprattutto la democrazia parlamentare è insostituibile. “La lunga esperienza di membro del Parlamento ha consolidato le mie convinzioni sulla insostituibile centralità della funzione parlamentare nello sviluppo di una società nazionale e nella capacità di trasmettere una dimensione di partecipazione democratica negli organismi multilaterali in cui sempre più la comunità internazionale è destinata a organizzarsi. In questa sede  –  nel Parlamento – onorevoli rappresentanti, risiede la libertà di un popolo. Quella libertà che questa Camera ha coraggiosamente difeso – insieme alle altre istituzioni dello Stato – di fronte alle minacce che le furono portate quaranta anni or sono”. 

E continua: “Il confronto fra diverse visioni vi trova posto, in vista di una sintesi orientata al bene comune.  Un confronto che è essenza della democrazia e affermazione dello Stato di diritto, perché iscritto entro i limiti e le garanzie della Costituzione. Punto di incontro di tutti i cittadini e – al tempo stesso – punto di partenza per garantire pace sociale, benessere e sviluppo. Tocca ai Parlamenti colmare il divario tra la traiettoria segnata dalle aspirazioni racchiuse nei testi costituzionali e le condizioni reali, attraverso il confronto politico”.

“Si tratta di un compito arduo e appassionante”, ricorda il Presidente della Repubblica. “Entrambi i nostri Paesi sono al centro di un’area, il Mediterraneo, in bilico tra possibile marginalità negli assi di sviluppo globali e incisiva integrazione tra due continenti, Africa ed Europa. Appare allora naturale lavorare insieme, affinché le nostre istanze possano ricevere adeguata considerazione, irrobustendo e fortificando così l’intero edificio dell’Unione Europea. I Parlamenti – insieme alle nostre società civili – rappresentano una forza “propulsiva” della nostra relazione. La fucina ove idee e sensibilità si trasformano in linee politiche. E sono certo che le nostre relazioni bilaterali troveranno, anche grazie al vostro impulso e contributo, costante sollecitazione”

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E ancora: “La diplomazia parlamentare ha un ruolo significativo nel promuovere le relazioni tra popoli, nell’approfondire la conoscenza delle ragioni e delle sensibilità prevalenti in ciascun Paese, nel contribuire a far emergere quel “cittadino europeo” che è uno dei frutti più concreti e positivi del percorso di integrazione continentale che insieme stiamo compiendo”.

E’ l’ultimo viaggio di Stato per Mattarella, che nel pomeriggio sarà a Malaga.

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