Mattarella in visita a Enna: ovazione all’università Kore

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Enna – Si dice “lietissimo” per la scarcerazione di Patrick Zaky. E poi, intervenendo a sorpresa all’inaugurazione dell’anno accademico della Kore di Enna, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si lancia in un lungo elogio della ricerca: “Senza l’opera della comunità scientifica – dice, parlando a braccio – il mondo sarebbe in ginocchio di fronte a questa pandemia. Abbiamo fronteggiato il virus grazie alla collaborazione della comunità scientifica, che ha lavorato senza confini. Auspichiamo che non ci siano nuove pandemie, un nemico comune che mette a rischio il genere umano dovrebbe far trovare le ragioni per il dialogo”.

Al suo arrivo, prima dell’inno nazionale, lo accoglie un fragoroso applauso. E il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’università Kore di Enna per quella che probabilmente sarà la sua ultima uscita pubblica in Sicilia da Capo dello Stato, incassa l’affetto dei suoi conterranei e sorride.

All’iniziativa parla la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, che si rivolge agli studenti: “Il Sud – dice – non deve continuare a migrare per trovare opportunità. Voi siete il sud di domani. Siate esigenti”. Per Messa “abbiamo assistito a cambiamenti significativi negli atenei diventati comunità di riferimento, avamposti di futuro, incubatori di innovazione. Sono generatori di vita e primavera di domani. Conosco le difficoltà e criticità soprattutto negli atenei del mezzogiorno, dagli organici alla manutenzione degli edifici. Si tratta di evitare ogni forma di isolamento autoreferenziale e di fare rete, favorendo l’attivazione di politiche nazionali e comunitarie. Vince chi fa squadra”.

Messa si affida soprattutto al Pnrr, per questo. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – osserva – “è uno strumento di ripartenza e innovazione. La ricerca buona sta alla base di tutto: sono tante le risorse in campo e occorre una nuova visione di sistema. Servono risorse, continuità, azione e politica”. Subito dopo di lei prende la parola il presidente dell’ateneo, Cataldo Salerno, per rivendicare la qualità delle strutture della Kore: “Qui – dice ad esempio, citando il laboratorio Leda che ospita l’inaugurazione – c’è il più grande impianto al mondo per la simulazione dei terremoti”.

In sala ci sono il presidente della Regione Nello Musumeci, che al suo arrivo ha accolto il presidente della Repubblica con il sindaco di Enna Maurizio Dipietro, tutti i rettori siciliani, gli assessori regionali all’Istruzione e alla Sanità, Roberto Lagalla e Ruggero Razza e diversi rappresentanti delle istituzioni. Ascoltano le parole del rettore, Gianni Puglisi: “Questo territorio – ricorda – fu stigmatizzato da Leonardo Sciascia come irredimibile. Le difficoltà della Sicilia non hanno bisogno di essere portate alla conoscenza del presidente Mattarella. Una buona parte è stata superata. Il cammino da fare, però, è ancora lungo. La nostra giovane università è presente in questa impresa. Questa, come il presidente la chiama, è l’età dei costruttori, per costruire insieme la casa di tutti noi”.

Puglisi, nel suo intervento, rivela una confidenza di Mattarella per parlare dell’ipotesi di un bis: “Mi ha detto che è l’ultima visita in un’università italiana – premette – Avremmo voluto vederla per un altro settennato sul Colle più alto della Repubblica. Rispettiamo però la sua volontà e contiamo sulla sua vigile attenzione sul futuro dell’Italia. La sua è una storia di dignità personale, accademica e politica. È una bandiera di coraggio civico e politico, declinato con rispetto per gli altri”. Anche la richiesta di bis viene accolta da un lungo applauso.

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