Matteo Renzi ha lasciato il board della società russa Delimobil dopo l’invasione russa in Ucraina

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Matteo Renzi ha abbandonato il consiglio di Delimobil, azienda russa di car sharing fondata dall’imprenditore italiano Vincenzo Trani. Lo ha riferito per primo il quotidiano economico inglese Financial Times. La notizia è poi stata confermata dallo staff dell’ex primo ministro. Renzi era entrato a far parte della dirigenza l’anno scorso, in vista di una quotazione di Delimobil sul mercato americano, poi congelata a causa delle tensioni fra Mosca e Washington. La società ha 7,4 milioni di utenti registrati e opera in 11 città della Russia.

La scelta di Renzi è stata presa in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Il senatore leader di Italia Viva, prosegue il giornale britannico, ha inviato una mail ai direttori di Delimobil per comunicare le sue dimissioni con effetto immediato. Trani è il direttore della Camera di commercio italo-russa. 

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La stessa mossa è stata fatta dall’ex primo ministro finlandese Esko Aho, che ha abbandonato il board della più grande banca russa, Sberbank. Aho era membro del consiglio di supervisione dell’istituto. “Oggi ho intrapreso le misure necessarie per abbandonare il board” ha confermato ai media del suo paese. 

Fra gli altri leader europei che occupano posizioni di rilievo nelle società russe c’è Gerhard Schröder, ex cancelliere tedesco, che è membro del board della compagnia petrolifera di stato Rosneft ed è stato scelto per entrare in quello di Gazprom. François Fillon, ex primo ministro francese, siede nel consiglio del gruppo petrolchimico Sibur. L’italiano Ernesto Ferlenghi, rappresentante di Eni in Russia, fa parte del board di Federal Grid, gestore della rete elettrica russa.

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