Medio Oriente, Israele pronto ad accettare il cessate il fuoco a Gaza

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Mentre continuano gli scontri e la tensione resta altissima, oggi è una giornata decisiva nella ricerca di una tregua che ponga fine alle violenze in Medio Oriente.

“Isreaele pronto ad accettare il cessate il fuoco”

Israele avrebbe accetto il cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta il quotidiano Haaretz secondo cui l’indicazione è emersa nel corso del gabinetto di sicurezza convocato per la crisi. La notizia, ancora ufficiosa, è stata comunicata ai mediatori egiziani.

Le trattative in corso per un cessate il fuoco “entro 24ore”

Un possibile cessate il fuoco con Gaza potrebbe essere raggiunto nelle prossime 24 ore, riportava stamattina il sito Walla citando alte fonti israeliane non precisate. La mediazione indiretta tra le parti –  proseguiva – avviene tramite i servizi di intelligence egiziani e l’inviato dell’Onu. Secondo le stesse fonti, i mediatori egiziani stanno conducendo contatti diretti con Hamas nella Striscia. Tom Wennesland, l’inviato Onu per il Medio Oriente, invece è andato a Doha in Qatar dove vivono importanti dirigenti di Hamas in esilio, tra cui Ismail Haniyeh.

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Netanyahu: era iraniano uno dei droni esplosivi abbattuti

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto al ministro degli Affari esteri tedesco Heiko Maas che uno dei droni esplosivi abbattuto dall’esercito nei giorni scorsi nel nord di Israele, al confine con la Siria, era iraniano. Secondo il premier, il drone – colpito nei pressi della città di Beit Shean – era stato lanciato contro Israele dalla Siria o dall’Iraq.

Intenso lancio di razzi da Gaza

Ma in attesa di una decisione politica, la situazione resta difficilissima: il sud di Israele è sotto un intenso lancio di razzi da Gaza. Lo ha riferito l’esercito spiegando che i luoghi bersagliati sono le comunità israeliane attorno alla Striscia, e poi le città di Ashkelon, Ashdod, Beer Sheva e villaggi beduini del Negev. Molti i razzi intercettati dal sistema di protezione civile Iron Dome. A Beer Sheva nella zona industriale è stato centrato un edificio ma non si hanno notizie di vittime.

Lapid: Israele non può ignorare l’appello di Biden

Il centrista Yair Lapid, a cui il presidente Reuven Rivlin ha affidato l’incarico di formare il nuovo governo, ha detto che Israele non può ignorare l’appello di Biden per un cessate il fuoco. “Il presidente Usa – ha spiegato – vuole una fine delle operazioni dopo 11 giorni, con l’esercito che ha raggiunto i suoi obiettivi. Israele non può ignorare questa richiesta. Abbiamo di fronte sfide ancora maggiori di Gaza: l’Iran, l’accordo sul nucleare, le tensioni in Siria e il rafforzamento degli Hezbollah. Questo – ha concluso – richiede uno stretto coordinamento con gli Usa”.

Più di 30 raid aerei nella notte a Gaza

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno compiuto durante la notte più di 30 raid aerei sulla Striscia di Gaza, colpendo obiettivi situati nel nord e nel sud dell’enclave e provocando il ferimento di almeno 13 persone.

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Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese “Wafa”, secondo cui tra gli obiettivi attaccati dalle Idf vi è stata anche la strada che collega la citta’ di Gaza con il governatorato del Nord. Secondo l’ultimo bilancio pubblicato dai media palestinesi, diffuso verso mezzanotte, le vittime complessive degli attacchi contro Gaza sono 228, tra cui 65 minori e 38 donne, mentre i feriti sono 1.620 (1.633 con quelli di stanotte).

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E’ pari invece a 27, tra cui quattro minori, il numero di vittime causate dagli scontri tra manifestanti e forze israeliane in Cisgiordania, con un totale di 5.164 feriti.

Msf: negata nuovamente autorizzazione a entrare nella Striscia

“Oggi è stata nuovamente negata ad un team di Medici Senza Frontiere (MSF) l’autorizzazione a entrare da Israele nella Striscia di Gaza. Sono trascorsi ormai più di dieci giorni dall’inizio dei bombardamenti israeliani sulla Striscia – denuncia Ely Sok, capomissione di MSF nei Territori palestinesi – e stanno aumentando i bisogni umanitari, con oltre 1.400 feriti e decine di migliaia di sfollati. Il sistema sanitario, che già deve fronteggiare numerose carenze anche quando non ci sono bombardamenti, non dispone dei materiali fondamentali per curare i feriti, a cominciare dalle sacche di sangue. Non sappiamo ancora quando l’équipe di MSF sarà in grado di entrare a Gaza per unirsi ai nostri colleghi già sul posto. Chiediamo che siano riaperti immediatamente i valichi di frontiera e che sia garantita una circolazione sicura di personale e forniture umanitarie per scongiurare una catastrofe ancora più grave”.

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Il segretario del Pd, Letta: “La Ue fermi la over reaction israeliana”

La questione israelo-palestinese “è una vicenda nella quale non ci sono un torto o una ragione, in cui ci sono due ragioni. Noi dobbiamo far si che vi sia soddisfazione pacifica e di coesistenza pacifica per due ragioni, motivo per il quale i due Stati rimangono la soluzione”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta conversando con i giornalisti a Bruxelles. “Motivo per il quale adesso con grande forza credo che l’Europa possa far sentire la sua voce per fermare la over reaction israeliana e arrivare ad una soluzione: il cessate il fuoco immediato e poi i negoziati per una soluzione pacifica”.

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