Migranti, da Humanity sbarcano in 144, 35 ancora a bordo. Geo Barents verso Catania: “Via dopo i soccorsi”, Salvini e Piantedosi firmano il drecreto

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(Articolo in aggiornamento)

La Geo Barents di Medici senza frontiere con i suoi 572 migranti fa rotta verso Catania. Alle 13 attraccherà al porto, ma solo per il tempo necessario a far sbarcare i fragili. Così è stato anche per la Humanity1, ferma al molo Levante da questa notte quando 144 persone, da due settimane in mare, hanno toccato terra, e sono state trasferite in una struttura provvisoria, mentre altri 35 naufraghi sono costretti a rimanere a bordo. Stando ai criteri stabiliti dal Viminale, dopo una traversata in mare, settimane passate a dormire all’addiaccio sulla nave Ong non sarebbero a rischio, dunque non possono sbarcare. E così sarà anche per le altre navi umanitarie nel Mediterrano. Il decreto di sosta temporanea è stato firmato dai ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e dei Trasporti Matteo Salvini.

(ansa)

“Chi è rimasto a bordo è disperato, un uomo ha avuto un collasso – fa sapere l’equipaggio di Humanity1 – al momento noi rimaniamo in porto e aspettiamo. Non ci è stato chiesto di partire”.  Chiedono e sperano che alla fine a tutti venga permesso di sbarcare, non capiscono come trentacinque persone possano essere un problema per una città come Catania o un Paese come l’Italia.

L’arrivo di Geo Barents con 572 migranti a bordo

Dopo l’ennesimo round tra il governo Meloni e le Ong, un’altra giornata di braccio di ferro. Al largo delle coste catanesi si trovano altre due: la Rise Above, piccola imbarcazione di Mission life line che batte bandiera tedesca, e la Ocean Viking di Sos Mediterranée di bandiera norvegese. Entrambe hanno ricevuto notifica del decreto interministeriale e saranno le prossime ad avvicinarsi alla costa per un attracco senza sbarco, se non selettivo.

Già in arrivo c’è la nave di Medici senza frontiere, attesa al molo dieci alle 13. È la più grande, la più attrezzata, quella con più naufraghi a bordo: sono 572.

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Le Ong: “Rischio respingimento”

“Secondo le leggi internazionali un salvataggio finisce quando tutti i naufraghi sono a terra in un luogo sicuro”, spiegava stanotte sul molo la portavoce della Humanity Petra Krischok, sottolineando un paradosso. “A bordo hai adolescenti di sedici, diciassette, diciotto anni. Tutti hanno sofferto, tutti sono passati dall’inferno libico e tutti stanno chiedendo protezione e asilo in Italia, sono tutte persone da proteggere. È ingiusto che alcuni scendano e altri no. È illegale”. Lo ripetono da ieri: “Temiamo per i diritti di protezione delle persone che sono state salvate dall’emergenza in mare, tutti hanno bisogno di protezione. Temiamo che si verifichi un respingimento”.

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Gli sbarcati trasferiti al Palaspedini

Eppure, al momento è stallo. E il braccio di ferro continua sulla pelle di trentacinque persone, rimaste a guardare gli altri che uno dopo l’altro venivano accompagnati sugli autobus che quasi all’alba li hanno accompagnati al Palaspedini, un palazzetto dello sport riconvertito in struttura d’accoglienza. Tre ragazzine, qualche mamma con bambini, poi gli oltre cento adolescenti che hanno affrontato la traversata senza un adulto accanto, quindi i casi medici gravi. Uno dopo l’altro sono scesi dalla nave, sono stati controllati, identificati e accompagnati a bordo dei bus. Gli altri sono rimasti dal ponte. Uno stillicidio. E ancora stamattina, sono tutti affacciati alle paratie in attesa, o meglio nella speranza, che qualcosa si muova, che anche loro possano finalmente toccare terra.

Soumahoro: “Selezionare i migranti è contro la Convenzione Onu”

Dopo una notte passata sul molo, a bordo questa mattina è salito il deputato eletto da indipendente con Verdi e Sinistra Italiana Aboubakar Soumahoro. “Un naufrago si è sentito male e non c’è neanche un’ambulanza sul posto. Pres. @GiorgiaMeloni lei ha la responsabilità di ogni vita attualmente sospesa sulla nave @soshumanity_de al porto di Catania. Non potete piegare la vita di esseri umani a convenienze di Palazzo. Resistenza!”, scrive su twitter.

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“Selezionare naufraghi è in contrasto con la Convenzione Onu sul diritto del mare. La mancanza di mediatori culturali, inoltre, crea vizi di forma nella procedura – tuona sui suoi social Soumahoro –  Se i restanti naufraghi verrano respinti, violando art.19, impugneremo questa decisione in tutte le sedi opportune”

Letta: “A Catania scelte contro umanità e diritto”

“Il carico residuale e lo sbarco selettivo. Linguaggio inaccettabile per scelte a Catania ancor più inaccettabili, contrarie ai principi di umanità e alle regole internazionali. #Humanity1”. Lo scrive il segretario del Pd, Enrico Letta, su Twitter. “Il governo deve rispondere di una gestione inaccettabile. In queste ore a Catania non si stanno seguendo le regole internazionali e nazionali, si sta agendo con procedure che non hanno precedenti nè giustificazione e che sono gravemente lesive dei diritti di persone che hanno la sola “colpa” di essere scappate dall”inferno”, aggiunge la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani che chiede al ministro Piantedosi di venire in Aula alla Camera a riferire sulle scelte fatte  a Catania. “Scelte che sembrano illegittime, in violazione del diritto internazionale e inaccettabili dal punto di vista umanitario”.

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