Migranti, la Geo Barents entrata nel porto di Ancona: “Inutili 5 giorni di sofferenze per il mare grosso”

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ANCONA – La Geo Barents, di Msf, è entrata nel porto di Ancona poco dopo le 7:30 e ha attraccato alla banchina 22. A bordo di ci sono 73 naufraghi, raccolti al largo della Libia alcuni giorni fa.

Polemico il capomissione di Medici senza frontiere,  Juan Matias Gil:  “Il meteo avverso era previsto, molto brutto, onde oltre tre metri, ci sono persone infreddolite, ammalate indebolite, nausee e sofferenze anche tra membri del nostro equipaggio, persone abituate al mare”. Oltre alle sofferenze per il mare grosso, ha riferito Gil, “continuiamo a registrare racconti di persone torturate in Libia, anche molto giovani”.

“Non stiamo giocando – ha ribadito Gil -, qui si parla della vita di tante persone”. “Per questo avevamo chiesto al governo di riconsiderare la decisione di mandarci a 1.500 chilometri dal luogo di soccorso. Il rifiuto è stato categorico, senza posto per una trattativa e chi ha sofferto sono le persone a bordo”.

Per il presidente dell’Autorità portuale di Ancona, Vincenzo Garofalo, il “sistema” ha funzionato bene. “Stiamo valutando – ha detto – di lasciare tutto ciò che non confligge con l’attività del porto, per rispondere ad una eventuale nuova emergenza. Non sta a me dire – ha aggiunto – se questa è una rotta del futuro. Questa implicazione ha anche una relazione con clima e meteo”. Il presidente dell’autorità portuale ha anche sottolineato che “la gestione di questi due eventi (l’arrivo della Ocean Viking e della Geo Barents, ndr.) coordinata dalla prefettura, è stata ben pianificata, non si è lavorato in emergenza ed ha portato a un risultato soddisfacente. Ognuno – ha concluso – ha lavorato senza stress temporale, per arrivare al giusto risultato finale”.

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