Milano, alla Bocconi lezioni di coding per tutti. E nasce una nuova casa dello sport

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Lezioni di coding per tutti, perché senza un approccio data driven è impossibile affacciarsi sul mondo del lavoro. Un incremento di sei milioni di euro per le misure di sostegno riservate ai ragazzi meritevoli le cui famiglie sono state messe in difficoltà dalla pandemia. E una nuova casa dello sport aperta anche ai milanesi. Le distanze fisiche imposte dall’emergenza Coronavirus, che in vista dell’anno accademico che sta per iniziare ci si augura siano sempre più ridotte, non hanno fermato il movimento dell’Università Bocconi, impegnata a seguire il passo veloce del nostro tempo per preparare al meglio i propri studenti. Operazione fin qui riuscita, visto che il 95,7 per cento dei laureati trova presto lavoro. E il 72,9 per cento di loro arriva al giorno della discussione della tesi con un posto già assicurato.

Data science, materia trasversale

In quello che è uno degli atenei più prestigiosi per quanto riguarda lo studio delle Scienze Sociali (16° al mondo nel ranking di QS), l’attenzione massima è per lo sviluppo delle nuove tecnologie. “Tutte le discipline che vengono insegnate, dalla finanza al diritto – spiega Gianmario Verona, rettore della Bocconi – sono sempre più legate alla Data science. Ma non si tratta di un apprendimento meccanico: attraverso i seminari dedicati al pensiero critico e alla logica, aiutiamo gli studenti a trattare la mole enorme di informazioni in loro possesso con intelligenza e consapevolezza”.

Dal 2017 il corso di coding è obbligatorio per tutti gli studenti. Il piano dell’offerta formativa della Bocconi offre poi percorsi specializzati a vocazione tecnologica, tutti in lingua inglese: le lauree triennali in Economics, management e computer science e Mathematical and computing sciences for Artificial intelligence, la magistrale in Data science and business analytics e il dottorato in Statistics and computer science. Il 20 luglio la corona d’alloro verrà poggiata sulla testa dei primi laureati nella specialistica in Cyber risk strategy and governance, un nuovo corso avviato lo scorso anno accademico seguito a settembre 2020 dal percorso di Matematica per l’Intelligenza artificiale.

 

L’impegno per l’inclusione

Alle borse di studio per merito, la Bocconi affianca quelle economiche per gli studenti che hanno bisogno di un aiuto per proseguire gli studi. Nell’anno della pandemia l’università ha aumentato da 30 a 36 milioni di euro il budget per esoneri totali, alloggi, buoni pasto, pc. Uno studente su quattro, dei 15mila che frequentano l’ateneo, riceve almeno un sostegno. Da novembre la Bocconi ha anche una prorettrice, la professoressa Catherine De Vries, che si dedica esclusivamente alla diversità e all’inclusione.  “L’integrazione di background e punti di vista diversi è vitale perché è l’energia che alimenta il motore dell’innovazione – sottolinea De Vries –. Il nostro campus e la nostra community, nel coltivare l’eccellenza, fanno leva proprio sull’innovazione e l’inclusività, a partire da quella di genere e dall’abbattimento delle barriere in ingresso per motivi economici”.

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Il nuovo sport center

Nel finesettimana del 18 e 19 settembre la Bocconi inaugurerà il suo nuovo sport center. Una struttura di tre piani con palestra, una pista da corsa al coperto, campi da basket, volley e calcio a 5 e l’unica piscina olimpionica di Milano. Alle aree fitness e acquatica potranno accedere tutti i cittadini, come in una normale struttura privata. La Sport arena, dove sono i campi da gioco, sarà invece la casa delle squadre dell’ateneo. Spazi in cui, grazie alle convenzioni con il Comune, potranno allenarsi altre società della città.

 

Il campus all’americana e l’internazionalità

Lo sport center completa un’area di 35mila metri quadrati che include una delle otto residenze per studenti della Bocconi (2.100 posti letto in tutto) e la nuova sede di SDA Bocconi, la business school dell’ateneo, inaugurata nel 2019. L’area diventa così parte di un vero e proprio campus all’americana che, a differenza dei poli anglosassoni, sorge nel cuore della città, favorendo l’integrazione e lo scambio con le attività esterne. L’ispirazione d’oltreconfine delle strutture è in linea con la vocazione internazionale della Bocconi, in cui il 20% degli studenti viene dall’estero. L’università ha scambi continui con 282 atenei dislocati in 54 Paesi del mondo e permette di frequentare 36 percorsi diversi di doppia laurea, italiana e straniera. In un mondo che va veloce, uno strumento in più per fare la differenza.

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