Milano Fashion Week, così la moda aiuta i giovani a crescere

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“Sono stati anni molto duri, molto strani e molto belli”. Giorgio Armani ha sempre avuto il dono della sintesi, e l’ha dimostrato ancora una volta ieri pomeriggio al termine della sfilata celebrativa uomo e donna per i 40 anni di Emporio Armani, riassumendo così quattro decenni di vita. Emporio nasce come sua linea giovane, e lui ai giovani pensa, quando riflette sul potere educativo della moda.

“I vestiti possono insegnare a riconoscere sé stessi, e come si può essere nei confronti del prossimo. Si può essere in un modo o in un altro. Ecco, io personalmente ho sempre preferito “l’altro””, dice lo stilista, che poi ricorda le origini del logo a forma di aquilotto “Sergio (Galeotti, socio e co-fondatore del brand, ndr) voleva che avessimo anche noi una specie di Lacoste, con un simbolo riconoscibile, e io ho pensato all’animale che vola più in alto di tutti”.

Emporio Armani: la sfilata primavera-estate 2022 per i 40 anni del marchio è un manifesto di identità

Avere un’identità inconfondibile non è cosa per tutti. Lo è sicuramente per un marchio come Emporio Armani che festeggia 40 anni di attività presentando alla Milano Fashion Week la collezione uomo e donna per la primavera-estate 2022. Una sfilata che racchiude tutte le caratteristiche scelte da Giorgio Armani per il suo Emporio, fatto di abbandono degli schemi imposti e di accoglienza di codici che delineano un’eleganza universale, leggera, priva di rigore e, al contrario, ricca di fluidità. Di linee, di forme, di colori, di contaminazioni da altre culture, sempre però rielaborate e contestualizzate in chiave urbana. Tanto per l’uomo quanto per la donna. Le silhouette sono allungate, i pantaloni cadono morbidissimi, gli abiti si fanno pigiami e gli accessori sottolineano la freschezza che anima tutta la collezione.

Forse non è casuale che buona parte della collezione giochi sui toni del cielo e sui materiali leggeri, che fanno da contraltare ai completi da esploratori urbani, con le cravatte coordinate ai soprabiti, e a elementi insolitamente frivoli come le collane da uomo e le frange gioiello da donna. Ma alla fine prevale sempre la coerenza armaniana. “Non credo di dover recedere dalle mie idee e dal mio modo di pensare per nessuno. Tengo duro, non mollo“. E perché dovrebbe?

La sfilata di Max Mara per la collezione SS22: una ribellione elegante ispirata al romanzo “Bonjour tristesse”

È una ribellione elegante quella che Max Mara porta in passerella per presentare la collezione donna per la primavera-estate 2022 con un cast ricco di nomi importanti come Gigi Hadid, Irina Shayk e Joan Smalls. Esplicitamente ispirata al romanzo del 1954 “Bonjour tristesse” con il quale Françoise Sagan (pseudonimo di Françoise Quoirez) sbeffeggiava la borghesia dell’epoca immaginando l’estate di una diciassettenne viziata in Costa Azzurra, la sfilata cuce gli abiti per una moderna donna borghese che fatica a sopportare le costrizioni di certi codici estetici nei quali la si vorrebbe relegare. E allora largo al gioco di reinterpretazione dell’abito da lavoro confezionato con eleganza sartoriale: tute e pantaloni da lavoro, giacche da artigiano, bluse da pescatore realizzati in denim, tela e popeline con le cuciture a contrasto parlano di una volontà espressiva, di un desiderio di fuga dalle gabbie sociali. È però, per l’appunto, soltanto un sogno a occhi aperti, un capriccio estivo sottolineato dalla palette di colori che richiamano il lungomare e i litorali sabbiosi. Una rivolta rassicurante dunque come giusto equilibrio nell’attrazione tra opposti estremi (borghesia-working class; intelletto-edonismo).

A proposito di gioventù, da Max Mara lo stilista Ian Griffiths crea una collezione che si ispira ora a Cécile – la protagonista giovane, spensierata ed edonista di Bonjour Tristesse – ora alla sua creatrice Françoise Sagan, che quel romanzo lo ha scritto a nemmeno 18 anni, facendo vivere alla protagonista tutto quello che a lei era precluso. Il risultato è un’interpretazione dei guardaroba vacanzieri della borghesia francese degli anni 60: abitini svasati, pull rigati, shorts, soprabiti. Finché la collezione si muove su questo piano, il discorso fila. Funziona meno con i look più tecnici e sportivi: non sono sbagliati, ma risultano estranei al tema.

Etro: a Milano presentata la sfilata della collezione primavera-estate 2022

Veronica Etro presenta nel corso della Milano Fashion Week la collezione donna Etro per la primavera-estate 2022 intitolata “In full bloom”. Non un caso, visto che la stilista punta tutto sul concetto di rinascita, di fioritura appunto, guardando alla spiritualità e alla positività degli anni ’70 per le atmosfere e agli anni ’90 per quanto riguarda invece lo stile e le linee degli abiti. Non mancano le fantasie Paisley, quelle optical e quelle floreali, declinate in colori che spaziano dall’arancione acceso al verde smeraldo, dal rosa confetto al giallo brillante con intervalli distensivi di nero e di bianco.

Anche Veronica Etro a modo suo guarda ai giovani, passando dai figli dei fiori originali ai loro emuli degli anni Novanta, in una sorta di rimpallo tra Woodstock e i rave party: jeans oversize portati con i top crochet (la vera, grande tendenza emersa a Milano), abiti T-shirt stampati, disegni mandala, pantaloni a zampa e abiti da festa a Goa. Non c’è dubbio che la gioventù qui sia celebrata alla grande; forse i più maturi non si sentiranno molto rappresentati.

E ai giovani si rivolge anche Andrea Della Valle, che con Hogan investe sulla sostenibilità. Il progetto, ribattezzato Hogan-3R, mira a una produzione al cento per cento sostenibile. Protagonista del progetto è il primo modello lanciato dal marchio nel 1986, ispirato alle scarpe da cricket. “È un percorso lungo e complicato, ma ci stiamo arrivando. Anche perché per i ragazzi questo è un tema imprescindibile: ne sanno tanto, e pretendono chiarezza e impegno”. Le scarpe in questione sono davvero carine, il che aiuta parecchio.

La sfilata di Blumarine a Milano: presentata la collezione donna primavera-estate 2022

Uno che sa benissimo cosa vogliono le ragazze è Nicola Brognano, responsabile dell’esplosivo revival in corso di Blumarine, nuovo marchio culto per molte star GenZ, dalle sorelle Gigi e Bella Hadid, entrambe top-model, alle Kardashian. A colpi di richiami ai primi anni 2000 – non un periodo di somma eleganza – shorts di denim, abiti sottovesti ricamati, bikini ridottissimi e cardigan con il collo di visone ricavato da vecchie pellicce, Brognano si conferma come il nuovo riferimento dell’estetica votata al sexy. Non è per tutte.

La sfilata di Roberto Cavalli per la primavera-estate 2022

L’estetica animalier e sexy che rese celebre il marchio negli anni Novanta torna rielaborata in versione moderna e parecchio grintosa nella collezione per la primavera-estate 2022 di Roberto Cavalli che sfila alla Milano Fashion Week. Oltre al classico bianco nero, o marrone, le stampe si animano di toni accesi per una donna sensuale e sicura di sé che veste abiti da sera preziosi, lunghi o cortissimi, con cristalli e piume, oppure jumpsuit e leggins con blazer over size. Tagli dovunque, e piercing a decorare la pelle non dei modelli, ma degli accessori.

E a proposito di giovani, di anni 2000, di eccessi e di star, ha debuttato in passerella pure il Roberto Cavalli disegnato da Fausto Puglisi. Per carisma e piglio, il designer siciliano pare perfetto per un nome con un immaginario tanto esagerato, e in effetti è così. Puglisi, che i vestiti li sa fare, non si limita a riproporre i simboli Cavalli come la stampa tigre, il maculato o gli spacchi ai limiti della decenza: dà loro una linearità che gli mancava. Bell’inizio.

La sfilata di Drome a Milano la collezione estate 2022 è inclusiva ed estrema

Presentata a Milano durante la settimana della moda, la collezione PE2022 di Drome propone una donna forte e moderna che non rinuncia alla seduzione anche se non si plasma sul concetto di bellezza mainstream. E così tra modelle over 40 e forme morbide, spunta una femminilità rock tra lacci, scollature estreme e cut out. Qua e là, pennellate di colori strong.

Da Drome la ripartenza spinge la designer Marianna Rosati a immaginarsi il guardaroba giusto per le scatenate feste nelle discoteche berlinesi: i top di pelle con annesse giarrettiere e i tubini di maglia fascianti sembrano perfetti per quel mondo.

Sfilate di Milano: i modelli e le modelle di Boss scendono in campo

BOSS torna a sfilare alla Milano fashion week e lo fa con una collezione primavera-estate 2022 destinata a rimanere impressa. Atleti e ragazze pon-pon sfilano in un campo sportivo con indosso look che vanno dal preppy all’athleisure, tra bomber stampa check, minigonne indossate con i calzettoni in spugna e le sneakers, pantaloni con pence che si alternano a quelli della tuta. Tra i colori blu, nero e grigio, spicca l’arancio in un tono quasi fluo.

Di tutt’altro spirito lo show con la prima collezione di Boss per Russell Athletic, che ha portato il popolo della moda al Kennedy Sport Center, campo da baseball nella periferia milanese che in teoria poco ha a che fare con la fashion week. Invece l’idea ha funzionato, grazie anche al mix di modelle vere e ospiti a sorpresa come Khaby Lame. L’atmosfera era davvero festosa e i vestiti, per quanto non proprio sorprendenti, sono un bel mix di rétro e sportswear.

I coniugi Luke e Lucie Meier hanno saputo cogliere da subito lo spirito di Jil Sander, il marchio di cui sono alla guida dal 2017: hanno la raffinatezza, la sensibilità e anche la tendenza al rigore propri della fondatrice del brand, non a caso icona del minimalismo. Anche questa collezione, la prima dopo l’acquisizione del marchio da parte di Renzo Rosso, fa leva su questi punti saldi. Solo che qui alcuni look paiono quasi ripetersi, tanto le sfumature tra loro sono minime, e questo talvolta spezza il ritmo dello show, altrimenti efficace. Peccato.

Sfilata Jil Sander a Milano: in passerella la PE 2022

Una nuova freschezza per la collezione primavera estate 2022 disegnata da Luke e Lucie Meier, giocata sui contrasti tra rigidità e fluidità, durezza e morbidezza, maschile e femminile.

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