Milano, i due carabinieri (marito e moglie) che hanno fermato Aleksander Chomiak: “A farci coraggio è stata la paura”  

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“A destare sospetto è stato l’abbigliamento che indossava sul vagone, palesemente lo stesso dei video che sono circolati dopo l’accoltellamento”. Filippo Consoli è il vicebrigadiere del Nucleo Radiomobile di Milano che assieme alla moglie Nicoletta Piccoli, a sua volta appuntato ed infermiera dei carabinieri, hanno riconosciuto e fermato Aleksander Mateusz Chomiak, il senzatetto polacco accusato di aver accoltellato una turista israeliana alla stazione Termini di Roma. I due, coniugi dal 2016, hanno Incrociato l’uomo su un vagone di un treno per Brescia ancora fermo alla stazione di Milano. Secondo quanto ricostruito dalla coppia, Chomiak avrebbe intuito che a bordo erano saliti due carabinieri poiché avevano mostrato il tesserino al controllore. Da qui la decisione di scendere che ha fatto scattare l’intervento: “Abbiamo fatto attenzione, abbiamo provato la giusta paura, che è cosa umana che però – ha detto Consoli – è la molla che ti fa agire in sicurezza non esponendo te e gli altri a pericoli”. Secondo Nicoletta Piccoli, il senzatetto appariva “stanco, disorientato, che vagava verso una meta ben precisa”.

di Andrea Lattanzi

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