Una pattuglia della Polizia locale bersagliato da un oggetto infuocato, forse una bottiglia molotov. Un’altra, lì accanto, che prende fuoco subito dopo. Non ci sono rivendicazioni, per il momento, del gesto vandalico commesso la scorsa notte, poco dopo le tre, nel parcheggio del comando distaccato di viale Tibaldi dei “ghisa”. I sospetti degli investigatori prendono, ovviamente, in considerazione il gesto di ispirazione anarchica, all’interno della campagna contro la detenzione al 41 bis di Alfredo Cospito.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, ma l’indagine è stata affidata ai poliziotti della Digos, guidati dal dirigente Guido D’Onofrio. Dalla prima analisi delle telecamere appare evidente il lancio all’interno del parcheggio e dunque la natura dolosa del rogo. All’esterno del comando sarebbero stati trovati – manca ancora una conferma ufficiale – altre bottiglie incendiarie non utilizzate.
L’obiettivo, però, viene considerato dagli esperti dell’Antiterrorismo, di “basso livello”, specie se confrontato con le rappresentanze diplomatiche colpite all’estero. Tre anni fa altri due mezzi della Locale vennero dati alle fiamme presso la scuola della Polizia locale di via Boeri. Quel gesto non venne rivendicato.
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