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Milano, salta il concerto di Bruce Springsteen a San Siro nel 2022

Milano e lo stadio di San Siro non ospiteranno nel 2022 nessun concerto di Bruce Springsteen. A dirlo è Claudio Trotta, fondatore della Barley Arts e Slow Music che segue il rocker americano che l’anno prossimo ha in programma quello che potrebbe essere il suo ultimo tour.

“Quando abbiamo formulato la richiesta per San Siro, che era la prima scelta mia e di Bruce – ha spiegato Trotta all’agenzia Dire intercettato a margine di un evento di Milano Unita – la società che gestisce lo stadio (M-I stadio) ha negato la disponibilità di date in cui poter effettuare uno o più concerti, a fronte di altri live che dovevano esserci negli passati e che andavano recuperati”. Dopodiché, quando è stata comunicata la possibilità di aprire un calendario per il 2022 “era piena pandemia” e i live non si potevano organizzare.

Insomma, quello che conta è che alla fine Springsteen non si esibirà a Milano: “Il sindaco Sala- ha aggiunto il manager dell’artista – ne è al corrente, così come il capo di gabinetto del Comune e gli assessori Roberta Guaineri e Filippo Del Corno”. Lo stesso del Corno ha continuato Trotta “è l’unico che si è esposto su questo tema con un post su facebook” nel quale “offriva mediazione fra M-I stadio e noi”, ma che poi “non ha avuto seguito”.

Una delusione per i fan del Boss che sognano il suo grande ritorno in Italia dove manca dal 2016 quando si è esibito a Roma tra i reperti di Circo Massimo. Bisogna tornare indietro al 1985 per il primo concerto milanese proprio a San Siro dove ha cantato per 7 volte. Una mediazione per il concerto dell’estate 2022, denuncia Trotta, non è stata invece trovata.”Bruce non potrà suonare a San Siro nel 2022″, con motivazioni “parzialmente comprensibili in alcuni casi”, in altri “più opinabili”. Tuttavia, “quello che posso dire ora è che Milano perderà l’artista che ha suonato più concerti in tempi diversi a San Siro – ha commentato amareggiato il manager – e che ha dichiarato pubblicamente che questa è casa sua, lui che è il più amato degli artisti internazionali per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo”. “E certamente – ha concluso – per responsabilità né mia né dell’artista”, ma “di chi gestisce”.



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