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Mimì, la prima barbiera di Palermo nel regno degli uomini

A sentirlo nominare così, Heroes The Men’s Club, fa venire in mente il film con Harvey Keitel in cui 7 amici si incontrano periodicamente a casa di uno di loro e l’argomento principale è ovviamente l’altro sesso. Se ci entri dentro però scopri che si tratta della prima barberia gestita da una donna a Palermo. Proprio così, Figaro è donna.

Una rivoluzione. In pieno centro, in via Villareale, la ventinovenne Domenica Pettiglione ha deciso di andare, in qualche modo controcorrente, diventare imprenditrice, e aprire un’attività da sempre considerata regno dell’uomo. Domenica – Mimì per i clienti più fidati –  si muove agile tra revival del pizzetto e dei mustacchi alla Salvador Dalì: «Quando gli uomini entrano qui per la prima volta la reazione è di stupore: mi dicono “Dov’è il barbiere?” o “Nessuna donna mi ha mai messo le mani in faccia”. Poi, però, quando vanno via dicono di aver provato un’esperienza».

E tornano: «Ho tanti clienti che erano scettici e che adesso sono diventati fidati, alcuni vengono dalla provincia, ne ho un paio che arrivano da Bagheria e vengono qui con il taglio da sistemare ogni mese. Qualcuno viene ogni settimana per la barba. Infatti sarà un problema ora che dovrò prendere un collaboratore per il lavoro che cresce grazie anche al passaparola. Finora ho fatto tutto da sola dall’accoglienza, allo shampoo alla barba».

Quando le chiedi “Perché ha deciso di aprire proprio una barberia”, lo sguardo si illumina dietro a una ciocca di ricci ribelle che le scende sul volto. Allora la soffia via, lega i capelli e ti fissa: «Noi donne siamo pazze isteriche sorride (ndr) lo dico sempre, ho iniziato a lavorare da un parrucchiere per donne per imparare i trucchi del mestiere quando avevo 13 anni, ma mi sentivo sempre insoddisfatta fino a quando ho deciso di lavorare prima unicamente con gli uomini 8 anni fa e studiare i nuovi tagli e barba alla moda e, adesso, che grazie ai soldi messi da parte sono riuscita ad aprire qualcosa di mio questo posto rappresenta la mia più grande vittoria».

Lei, figlia di un meccanico titolare di un’officina, cresciuta in un ambiente per soli uomini, ha capito che quella era la sua dimensione sin da bambina. «Quando avevo 10 anni il mio obiettivo era prendere le redini dell’officina di papà ma lui mi ha detto “scordatela”, poi crescendo ho capito qual era davvero la mia strada, ho abbandonato gli studi e mi sono iscritta a una scuola professionale. Volevo dimostrare che una donna può eccellere in qualsiasi ambito, anche in questo contesto considerato finora prettamente maschile. Per me ogni cliente che torna è una vittoria».

E, a quanto pare, agli uomini piace che una donna si prenda cura di loro durante il momento della rasatura e dopo, per il massaggio sul volto: «In Sicilia si dice che le donne sono molto “pillicuse” (precise) ed è vero». Sul soffitto una gigantografia  di Bastardi senza gloria, uno dei film più acclamati di Quentin Tarantino, con Brad Pitt e Christoph Waltz in tenuta da guerra. Una guerra, già, come quella che Domenica ha dovuto combattere entrando in un mondo di soli uomini. Lei la sua battaglia contro i pregiudizi l’ha vinta.



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