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Mimosa, torta simbolo in omaggio a Sanremo nata dal talento di Adelmo Renzi

La nascita nella città dei fiori

Non scherza Adelmo Renzi quando entra nel laboratorio di pasticceria della torteria di Rieti che porta il suo nome. Assaggia la Torta Mimosa che è in preparazione e, se non è pienamente soddisfatto, scuote la testa: “Non sapete nemmeno copiare!” Sì, perché l’indomito novantenne è l’inventore della Torta Mimosa, l’ha immaginata e realizzata nel 1962 per un concorso di pasticceria che lo portò dalla sua Rieti a Sanremo. Non vinse, si piazzò al secondo posto quella volta: ma la sua intuizione gli cambierà la vita.  Ma perché la mimosa? L’omaggio a Sanremo, città dei fiori, si unisce al fatto che il cuoco pasticcere ha una preferenza per il colore giallo, proprio come il Pan di Spagna che è alla base della sua creazione e che, sbriciolato sulla torta, ricorda il fiore primaverile.

Una ricetta segreta

Adelmo torna a casa e inizia a realizzarla nel suo ristorante – il “Ristorante del Teatro Flavio” la cui entrata secondaria è una tenda di velluto rosso che apre sul foyer. La ricetta è e rimarrà segreta, non è stata mai svelata perché è un bene di famiglia. Il fiore-simbolo dell’8 marzo e della giornata internazionale della donna si fa torta ed ha molto successo non solo a Rieti ma in tutta Italia. Alla Mimosa, oltre a crostate e biscotti che riportano alla tradizione locale, seguono altre torte altrettanto famose, la Bavarese al caffè e le Tortine frangipane, bocconcini di frolla con crema e cannella servite calde durante l’intervallo degli spettacoli quando il tendone rosso si apriva e un profumo di dolci invadeva l’aria. Dopo anni di successi, nel 1989 il ristorante chiude e quindi finisce la favola della Torta Mimosa.

Il simbolo di tutte le donne

Ma ormai il dolce è diventato un simbolo, di primavera, di rinascita e di donne; molti pasticceri la realizzano, le versioni si moltiplicano. Ed è qui che le donne prendono in mano le redini della storia, d’altra parte la torta appartiene a loro! Perché se è vero che Adelmo l’ha pensata e realizzata, è altrettanto vero che le sue tre figlie – Maria Rosaria, Alessandra e Paola – la portano al successo su scala internazionale. Passano molti anni, le ragazze sono diventate adulte, professioniste che coltivano nel cuore il sogno di quella favola di bambine. Nel 2015 accade l’impensato: la Tv nazionale giapponese si mette in contatto con Adelmo per realizzare un servizio sul fiore di mimosa e sulla torta che ne porta il nome. Il successo di un dolce semplice ma raffinato ha valicato i confini nazionali: sull’onda dei ricordi arrivano tante nuove richieste e le tre donne capiscono – quasi a furor di popolo – che è il momento di tirare fuori dal cassetto la ricetta segreta e di riprovarci. Fondano una società, registrano il marchio e cercano un locale a Rieti, dove tutto ebbe inizio.

La rinascita del 2018: la favola continua

L’apertura della torteria di Piazza Oberdan avviene nel 2018. Un accordo con la centrale del latte di Rieti, uova, burro e tutte le materie prime da rivenditori locali; e poi solo frigoriferi, nessun congelatore: le torte sono confezionate ogni mattina per garantire la qualità e l’unicità della loro freschezza. È il passato che torna con la veste del presente, anzi del futuro. Già, perché nuove generazioni si affacciano e i nipoti di Adelmo sono pronti a seguire le orme del nonno. Il successo è decretato quasi subito dalla mole di ordinazioni che ricevono, in laboratorio (off limits per tutti) si lavora a ritmo incessante, per chi passa e si ferma e per chi ordina al telefono e si fa spedire quella delizia. Di recente una nuova torteria ha aperto a Roma. Adelmo è soddisfatto ma sempre incontentabile: ama la sua creatura e, se si accorge che qualcosa non va, non ci pensa due volte e puntuale arriva…“Non sapete nemmeno copiare!”.



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