Mondiali di ciclismo, Filippo Ganna d’argento nella crono. Oro a Evenepoel

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STIRLING – Filippo Ganna conquista anche la medaglia d’argento nella cronometro individuale ai Mondiali di ciclismo a Glasgow. Per il piemontese è il terzo podio nell’edizione iridata scozzese, dopo l’argento con il quartetto e l’oro nell’inseguimento individuale in pista. 

L’unico a riuscire a batterlo è il belga Remco Evenepoel, che diventa il primo della storia tra i big (un tempo professionisti, ora elite) a vincere un Mondiale sia nella cronometro che nella prova in linea, vinta lo scorso anno.

Remco Evenepoel in gara

Per Ganna è un’impresa che lo conferma tra i ciclisti più completi del momento tra strada e pista, anche se la sua ambizione era ovviamente riprendersi la medaglia d’oro conquistata per due anni consecutivi nel 2020 a Imola e nel 2021 a Bruges.

La prima parte dopo la partenza ha nutrito le sue ambizioni, collocandolo al primo posto nella gara lunga 47,8 km con partenza e arrivo a Stirling, a nord di Glasgow. Evenepoel è partito con un ritmo meno esasperato, ma ormai il campione del mondo su strada, vincitore dell’ultima Vuelta, ha alzato l’asticella anche nella prova contro il tempo: alle Olimpiadi di Tokyo ha concluso nono, raggiungendo il podio solo un anno dopo (bronzo 2022).

Ganna temeva l’ultimo strappo sotto il castello, ma non è stato quel tratto a penalizzarlo: il vantaggio iniziale si è infatti dissolto al secondo intermedio, al quale il fiammingo si è presentato con 12 secondi e 18 di vantaggio.

Ganna nella campagna scozzese

A quel punto è cominciata una corsa parallela, in cui Ganna ed Evenepoel hanno pedalato in perfetta sincronia prima ma anche durante quell’ascesa di 800 metri, con quasi l’8% medio di pendenza, condito da un pavé che l’azzurro aspettava con disagio, notando addirittura l’erba tra i ciottoli. Eppure in quella salita non ha ceduto al neo campione del mondo, se non un decimo di secondo che ha cristallizzato il distacco finale a 12’’28.

Tra i tanti fenomeni in gara l’unico posto rimasto sul podio se l’è preso un 19enne, il britannico Joshua Tarling. Più lontani l’altro belga Wout Van Aert, quinto a 1’37’’, lo svizzero Stefan Kung e lo sloveno Tadej Pogacar addirittura 12° e 22°.

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