Monza-Atalanta 0-2: Hojlund e Lookman lanciano i nerazzurri soli in vetta. Non accadeva dal 1964

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MONZA – La Dea è sola in testa al campionato di Serie A, per la prima volta nell’era dei tre punti a vittoria. Non succedeva dal 1964, uno a zero contro la Roma, seconda giornata di campionato. L’allenatore era Valcareggi. Ora in panchina c’è Gasperini, padre padrone della squadra e condottiero di una città. Il primato atalantino è arrivato a Monza, che da Bergamo dista 40 chilometri di strada, ma a dividere calcisticamente le due città è un abisso. Mentre i nerazzurri si godono la vetta in solitaria, i biancorossi di Brianza si chiedono non se, ma quando Stroppa sarà sostituito. Cinque sconfitte su cinque partite sono davvero troppe. Dopo il no di De Zerbi, la piazza monzese sogna un solido traghettatore. Un Ranieri, per intendersi.

<<La cronaca della gara>>

Hojlund giovane eroe

Il Monza è sceso in campo con la terza maglia, celebrativa dei 110 anni del club. L’Atalanta la sorpresa non l’ha fatta con la divisa ma con la disposizione in campo. Gasperini, per far fronte alle assenze, ha schierato i suoi in un pioliano 4-2-3-1. Davanti al trio Malinovsky, Ederson, Lookman, in assenza di Zapata e Muriel, ha giocato dall’inizio il diciannovenne Hojlund, danese arrivato dallo Sturm Graz, destinato a diventare l’eroe della serata e a prendersi tutti gli applausi della curva atalantina al momento del cambio per Pasalic. Per foga e per fame, il ragazzino è entrato in porta con la palla. L’arbitro, aspettando che il var si pronunciasse su un presunto fuorigioco, gli ha negato la gioia liberatoria dell’esultanza. Ma poi la conferma è arrivata. E dire che la partita all’inizio sembrava sorridere al Monza.  

Due botti poi il nulla

Al via, la partita è cominciata con una promessa non mantenuta. Nei primi quattro minuti il Monza ha dato l’impressione di volere incendiare lo stadio, andandosi a prendere con la forza quei punti che invano ha rincorso nelle quattro partite precedenti. Prima ci ha provato Caprari con un bel sinistro al volo, poi Sensi da fuori, ma in entrambi i casi Musso ci è arrivato. Esaurita questa prima fiammata, la gara si è spenta, con i padroni di casa incapaci di tenere il ritmo che loro stessi avevano imposto, e la rimaneggiatissima Atalanta impegnata a tenere in attesa di ripartire. Ultima scintilla del primo tempo, il quasi autogol di testa di Caldirola su corner.

Nel secondo tempo solo Atalanta

Nella ripresa si è subito capito che l’Atalanta aveva intenzione di fare l’Atalanta. Al posto di Zappacosta, che aveva corso più del ragionevole, Gasperini  ha messo in campo il ventenne Soppy, ex Udinese, infaticabile in fascia come nel chiamare i cori dei duemila bergamaschi arrivati all’U-Power Stadium. Dopo tre minuti è arrivata la prima vera occasione per la Dea, con Marì che ha deviato sul palo un sinistro di Hojlund. Poi è stato proprio il danese a segnare, fiondandosi con cattiveria su un bel pallone crossato da Lookman. E sempre Lookman ha messo in rete un bel diagonale di Ederson, complice una deviazione sulla linea di porta di Marlon. Se ne sono andati così i sogni del Monza di fare i primi punti in Serie A. E probabilmente anche quelli di Stroppa di guidare la squadra verso la prima difficilissima salvezza.

Monza 0 Atalanta 2
Reti: Hojlund 12′ st, Lookman 20′ st
Monza (3-5-2) Di Gregorio 6 – Marlon 5, Marì 5.5, Caldarola 5.5 (41′ st Izzo Sv) – Birindelli 5.5 (31′ st Molina 6), Pessina 5.5, Rovella 6.5, Sensi 5.5 (31′ st Colpani 6.5), Carlos 6 – Caprari 5 (25′ st Petagna 5.5), Mota 6 (41′ st. Gytkjaer Sv). All. Stroppa 5.5
Atalanta (4-2-3-1) Musso 6.5 – Hateboer 6, Toloi 6.5, Demiral 6.5, Zappacosta 6 (1′ st Soppy 7) – De Roon 6.5, Koopmeiners 6 – Malinovsky 6 (26′ st Scalvini 6), Ederson 6.5 (31′ st Maehle 6), Lookman 7 (43′ st Boga Sv) – Hojlund 7 (26′ st Pasalic 6). All. Gasperini 7
Arbitro Sacchi 5.5
Note Ammonito Rovella, Scalvini. Spettatori 11.970 Incasso 284.880

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