Robbie Robertson, compositore, cantante e chitarrista della Band, è morto a Los Angeles all’età di 80 anni. Il suo manager, Jared Levine, ha riferito che Robertson era malato da tempo.
Dagli anni in cui sono stati il magistrale gruppo di supporto di Bob Dylan alla loro stessa celebrità come incarnazione di una comunità e di un virtuosismo vecchio stile, i The Band hanno influenzato profondamente la musica popolare degli anni Sessanta e Settanta, dapprima amplificando letteralmente la polarizzante transizione di Dylan da artista folk a rockstar e poi assorbendo le opere di Dylan e le influenze di Dylan mentre modellavano un nuovo suono immerso nel passato americano.
Il loro primo album, Music From Big Pink, pubblicato nel 1969 è il perfetto esempio anche del lavoro di ricerca di Robertson: il blues, filtrato attraverso le nuove sonorità del rock, restava via d’accesso privilegiata per poter raccontare le radici scure e dolenti del popolo americano. Un canto che Robertson ha condotto per tutta la sua carriera e che trova il suo apice in canzoni come Across the Great Divide e The Night They Drove Old Dixie Down.
“Robbie era circondato dalla sua famiglia al momento della sua morte, tra cui sua moglie, Janet, la sua ex moglie, Dominique, il suo compagno Nicholas e i suoi figli Alexandra, Sebastian, Delphine e il compagno di Delphine, Kenny”, ha detto il suo manager di lunga data Jared Levine in una nota. “Al posto dei fiori, la famiglia ha chiesto che vengano fatte donazioni alle Sei Nazioni del Grand River per sostenere la costruzione del loro nuovo centro culturale”.
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