E’ morto a 92 anni Tito Stagno. Volto storico della Rai: raccontò l’allunaggio. Primo di otto fratelli, lavora alla Radio giovanissimo: a 19 anni comincia una delle carriere più straordinarie della storia della televisione. Radiocronista, intervistatore e documentarista, negli anni ha prestato volto e voce al racconto di alcuni dei più straordinari momenti della storia. Quella che tutti ricordano è soprattutto l’impresa americana sulla luna. Questo il racconto pubblicato in occasione dei 50 anni di quella avventura
Questa è ovviamente la parte spassosa e che ci piace ricordare di più – e proprio tutti, se pensano a Tito Stagno, pensano a quello. Ma la faccenda dello sbarco in tv fu una storia pazzesca, meravigliosa per tutto il mondo: con una tv giovanissima, soprattutto da noi, un solo canale e per la prima volta in assoluto la sensazione di una comunità felice e curiosa assiepata per un singolo evento (uno dei rari precedenti, per dire, fu la Corea di Pak-Doo-Ik e non fu la stessa cosa). E valeva per il mondo intero, con l’Unione Sovietica che si rassegnò a dare vaghe notizie (mentre la Cina ignorò del tutto la cosa) e l’Occidente in festa. Margherita Hack disse un giorno che a occhio la missione di Colombo in America doveva essere stata assai più pericolosa e appassionante ma, come dire, l’assenza della tv ne condizionò assai la percezione nonché il ricordo, oggi.
Da noi, fu quasi un giorno intero di diretta – una maratona come si dice, oggi, la prima – il meglio del meglio a raccontare, nomi da commuovere, da Stagno a Orlando, a Enzo Forcella a Gianni Bisiach, di qua e di là dell’oceano. Negli Usa un Piero Angela (ospite del figlio Alberto nello speciale di Raiuno in onda sabato prossimo) che ha una grande intuizione e manda gli operatori in giro ordinando di ignorare le immagini della tv e riprendere solo i volti delle persone comuni che guardavano: ne venne fuori un servizio memorabile. E un sacco di altre storie così.
Magari non ha la rilevanza del valore assoluto della missione in sé e dei suoi contorni scientifici d’avanguardia, ma davvero, per la televisione, e per quello che avrebbe rappresentato in futuro per l’intera umanità, quel giorno dello sbarco fu una svolta epocale. Anche la tv aveva toccato, eccome: i cuori del mondo, e la vita di tutti che non sarebbe mai stata più la stessa.
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