MotoGp, Bagnaia trionfa a Jerez e torna in vetta al mondiale

Pubblicità
Pubblicità

Pecco vince, vola. Sul circuito andaluso di Jerez, dove lo scorso anno era cominciata la sua resurrezione e quella corsa rosso fuoco che gli aveva regalato il titolo, il campione mondiale ha offerto una lezione di guida, coraggio e lucidità. Nonostante una penalità molto discutibile si è preso il gp e la testa della classifica, resistendo al ritorno della Ktm di Binder. E’ il suo secondo successo della stagione e ora comanda con 87 punti, 22 lunghezze di vantaggio sull’altro ducatista, Bezzecchi, che è caduto a metà di una prova anonima. Sul podio sale una seconda Ktm, quella dell’australiano Miller. Quarto posto ancora per un gioello di Borgo Panigale: Martin con la Gp23 targata Pramac precede l’Aprilia di Aleix Espargarò, poi l’ennesimo ducatista – Marini – davanti al vecchietto terribile Pedrosa. Disastro giapponese: Honda non pervenuta o quasi, la Yamaha non fa meglio del 10° posto di Quartararo. Pecco ha trionfato nonostante sia stato costretto a cedere una posizione durante la corsa, decisione della direzione gara che ha lasciato perplessi tutti.

 Felicità Pecco: “Che lavoro incredibile, la mia squadra!”

Dopo le incertezze del venerdì, un successo – il tredicesimo in MotoGP della carriera – che lo mette allo stesso livello di una leggenda come Max Biaggi (e Randy Mamola). Solo che la carriera di Pecco Bagnaia è ancora all’inizio: “Il progresso che abbiamo fatto in questo fine-settimana è stato il migliore di sempre. Venerdì avevamo dei problemi, sabato è andata meglio ma oggi è stato letteralmente incredibile”, festeggia il piemontese. “Siamo riusciti a gestire la gara in condizioni veramente difficili, finire davanti è bellissimo: devo ringraziare tutta la squadra”.

 Binder e Miller, l’urlo Ktm: Ci riproviamo a Le Mans”

Binder, quasi sempre in testa alla gara, e che grinta: “Felice di questo risultato, ho dato del mio meglio. All’ultimo giro – il più veloce! – ho dato tutto, ma più di così non potevo fare. Ci riproveremo in Francia”. Miller, un podio da incorniciare: “Non è stato semplice, con la bandiera rossa. Ma poi ho infilato una bella serie di giri uno dietro l’altro. E’ stato divertente e sono contento di essere stato parte di questa sfida entusiasmante”

Quartararo cade: bandiera rossa, addio Oliveira

Dopo la bandiera rossa sventolata per la caduta alla seconda curva dopo il via dello sfortunatissimo Quartararo, che ha trascinato con sé sull’asfalto Oliveira, la gara è ripartita con 20 minuti di ritardo orfana del portoghese che si è lussato la spalla sinistra e col francesino zoppicante al piede destro. Alla nuova partenza si sono fatte avanti – prepotenti – le Ktm di Binder e Miller, con Bagnaia che ha avuto la meglio su Martin, mentre anche Rins e Mir (per la Honda ormai è buio pesto!) dicevano addio al gp di Jerez. Il campione del mondo ha volpescamente approfittato della sfida tra i due della moto austriaca per infilarsi tra il sudafricano e l’amico Jack, poi attaccato con successo anche dallo spagnolo della Pramac che poi ha dovuto subire l’energico rientro dell’australiano.

 Bagnaia “retrocesso”, furioso il box Ducati

 La manovra di Pecco non è piaciuta alla direzione gara, che gli ha imposto di cedere la posizione a Miller facendo infuriare il box Ducati. L’avesse fatto Marc Marquez, probabilmente nessuno avrebbe obiettato nulla. Dietro al piemontese, che aveva appena firmato il giro veloce ma ha dovuto ricominciare da capo, si è così incollata l’Aprilia di Aleix Espargarò. Alle loro spalle, Martin e un Zarco sempre più veloce, mentre Bezzecchi – anonimo – viaggiava fuori dai migliori 10, preceduto dal compagno di squadra Marini ma anche dal “vecchio” Pedrosa.

 Pecco, un sorpasso capolavoro su Binder

 A 10 giri dal termine, Pecco ha passato Miller. E questa volta, per fortuna, nessuno ha avuto nulla da dire. Zarco è andato dritto nella ghiaia, giornata da dimenticare per l’esistenzialista francese così come per Bezzecchi, che ha perso la Gp22 alla staccata della curva 6: che peccato. Il miglior tempo di Bagnaia quando mancavano 5 tornate al traguardo ha dato il via alla caccia del sudafricano, però Binder ha replicato con orgoglio. Un giro più tardi, alla curva 13, il piemontese ha regalato un capolavoro di sorpasso e si è messo davanti. Nel finale ha resistito al disperato tentativo di rientro del pilota Ktm. L’azienda austriaca ha rialzato la testa. Va a punti anche Di Giannantonio (12°), con la Ducati del team Gresini. Tra due settimane appuntamento a Le mans. Rientreranno Marc Marquez e Bastianini, ma questo Bagnaia non ha paura di nessuno.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *