Mps, la Bce rimuove il divieto al dividendo dopo l’aumento di capitale

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La Banca centrale europea promuove il Monte dei Paschi post-aumento di capitale da 2 miliardi e mezzo, di cui 1,6 miliardi iniettati dalla mano pubblica attraverso il Tesoro, primo azionista.

La banca più antica del mondo ha comunicato prima della riapertura dei mercati all’indomani della pausa natalizia che la Bce ha inviato a Siena la decisione finale riguardante i requisiti patrimoniali da rispettare a partire dal 1 gennaio 2023. “Considerato il buon esito dell’operazione di aumento di capitale per 2,5 miliardi di euro, – si legge in una nota – Bce ha, inoltre, rimosso il divieto di distribuzione di dividendi, sostituendolo con l’obbligo per la Banca di ottenere la preventiva autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza”.

La nota descrive quali sono le prescrizioni per quel che riguarda la solidità patrimoniale (il cosiddetto requisito SREP a livello complessivo, ovvero TSCR, total SREP capital requirement): è fissato al 10,75% per il prossimo anno e include:

  • un requisito minimo di fondi propri – Pillar 1 (“P1R”) dell’8% (di cui 4,50% in termini di CET1) e
  • un requisito aggiuntivo di Pillar 2 (“P2R”) del 2,75%, che si attesta sullo stesso livello che era stato richiesto per il 2022, da detenere almeno per il 56,25% nella forma di capitale primario di classe 1 – CET1 – e per il 75% nella forma di capitale di classe 1 – Tier 1.

Il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio, ottenuto aggiungendo al TSCR un Combined Buffer Requirement (CBR) del 2,75% è del 13,50%. Il requisito minimo complessivo in termini di CET 1 ratio è pari al 8,80%. La nota fa il punto, infine, su quali sono i coefficienti patrimoniali della Banca a livello consolidato al 30 settembre 2022, tenuto conto dell’aumento di capitale conclusosi lo scorso 4 novembre per circa 2,5 mld di euro e dei relativi costi. Si tratta di: 15,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, 15,7% per il Tier 1 ratio, 19,5% per il Total Capital ratio, calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022; 14,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, 14,7% per il Tier 1 ratio, 18,5% per il Total Capital ratio, calcolati applicando i criteri a regime. Per quanto riguarda la Pillar II Capital Guidance (P2G), è confermata pari a 2,50%, da soddisfare con Common Equity Tier 1.

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