New York – Mr. Netflix passa la mano. Reed Hastings, 62 anni, l’uomo che ha cambiato lo scenario dell’intrattenimento in streaming, il co-fondatore e amministratore delegato del gigante Netflix, ha annunciato il passo indietro. Il miliardario americano lascerà il ruolo di Ceo. La decisione arriva ventisei anni dopo la nascita della compagnia, quando ancora si inviavano per posta i Dvd agli abbonati. Il suo posto verrà preso da Greg Peters, che si unirà a Ted Sarandos, nominato co-amministratore delegato nel luglio 2020. “Negli ultimi due anni e mezzo – ha spiegato Hastings agli azionisti – ho sempre più delegato a loro la gestione di Netflix”. E secondo lui, lo hanno fatto bene, in un periodo di emergenza come quella segnata dalla pandemia da Covid e dal lockdown in tutto il mondo. “E’ stato un battesimo di fuoco – ha aggiunto – ma entrambi hanno gestito la situazione in modo incredibile, garantendo a Netflix di continuare a migliorare e a crescere lungo un percorso che ha accelerato il fatturato e incrementato i guadagni”.
I tempi della successione erano ormai maturi. In realtà la compagnia è sotto pressione per via della contrazione della spesa degli abbonati e per la competizione sempre più aggressiva di Walt Diseny Co, Amazon e di altre corporation che stanno puntando sulla tv online e sui film da trasmettere in streaming. Nella prima metà del 2022 Netflx aveva sconvolto Wall Street, annunciando la perdita secca di oltre 200 mila abbonati. Poi i numeri sono migliorati nella seconda metà dell’anno. La compagnia ha chiuso il 2022 con 231 milioni di abbonati, e 7,7 milioni di nuovi clienti registrati nell’ultimo trimestre, dato nettamente migliore rispetto ai 4,5 milioni attesi dagli analisti. “Il 2022 – ha ammesso Hastings – è stato un anno difficile con un rimbalzo all’inizio e un finale più brillante”.
Nato a Boston, Massachusetts, figlio di un avvocato, pronipote di uno scienziato e inventore, Hastings è cresciuto come aspirante ufficiale dei Marines, senza però mai arruolarsi davvero, ma preferendo alla fine unirsi alla Peace Corps, un’organizzazione di volontariato dedita ad aiutare i Paesi sottosviluppati. Dopo aver insegnato matematica nello Swaziland, Hastings ha preso un master in informatica a Stanford. Dopo aver creato una società specializzata in software, Hastings avviò nel ’97 Netflix assieme a un imprenditore, Marc Randolph.
I rivali, all’inizio, erano catene tipo Blockbuster, che poi chiuse le attività nel 2014. Nel 2007 la compagnia lanciò il servizio in streaming e sconvolse il mondo dell’intrattenimento, facendo concorrenza a Hollywood. Nonostante le dimissioni, Hastings non perderà un posto di primo piano: resterà il più grande azionista, con il due per cento delle quote e una fortuna personale che, secondo Forbes, si aggira sui 3,3 miliardi di dollari. “Spenderò più tempo nella filantropia – ha promesso – e resterò molto focalizzato sull’andamento dei titoli in Borsa di Netflix”.
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