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Mugello, non si trova il bimbo scomparso, buco di 9 ore prima dell’allarme: inutile il sorvolo notturno dell’elicottero con termoscanner

Ancora senza esito le ricerche di Nicola Tanturli, il bambino di quasi 2 anni scomparso dalla casa dei genitori a Campanara di Palazzuolo sul Senio  località isolata dell’Alto Mugello dove la famiglia, che ha anche un altro figlio di 4 anni, vive in un casolare gestendo un’azienda di apicoltura con annesso un piccolo allevamento di capre e di oche. Le ricerche per tutta la notte non si sono fermate e ha partecipato ancheun  aereo di un termoscanner per individuare il bambino.

Il primo sorvolo sull’area selezionata con la termocamera ha dato esito negativo, ne è stato fatto un secondo con infrarossi, ma anche questo senza successo. Nel frattempo non si sono interrotte le ricerche con le squadre a terra alle quali hanno parteciapto decine di volontari.

Le difficoltà nelle ricerche sono dovute anche al tempo trascorso prima che si mettessero in moto a livello ufficiale. Secondo una prima ricostruzione, infatti, i genitori di Nicola di ritorno verso mezzanotte dalla stalla dove avevano dato da mangiare agli animali – capre e oche – si sono accorti dell’assenza di Nicola dal lettino della sua camera dove dorme da solo mentre il fratellino di cinque anni ha un’altra cameretta.

Bimbo scomparso nel Mugello, le ricerche con elicotteri e cani molecolari

La coppia ha iniziato a cercarlo nella casa, nei vicini casolari anche con laiuto degli altri residenti della zona e solo con la luce del mattino, disperati, hanno chiamato i carabinieri e le ricerche sono partite a largo raggio. Il tempo trascorso e soprattutto il fatto che non si conosca in quale direzione il bimbo – che ha dimestichezza con la campagna dove si avventurava ogni volta che poteva – si sia diretto hanno complicato la pianificazione delle battute alle quali hanno partecipato solo ieri quasi 200 volontari organizzati in una ventina di squadre che hanno affiancato i cani molecolari.

Mugello, bambino scomparso nella notte tra i boschi

Il sindaco Gian Piero Philip Moschetti ha presieduto una riunione al campo base di Quadalto per pianificare le operazioni. Stamani sono in previsione nuove operazioni, coi cani molecolari, coi cani da soccorso e coi volontari.

Il territorio è impervio e la vegetazione è molto fitta. Le squadre dei soccorritori si sono già date più cambi.
Ci sono pure difficoltà di comunicazione perché la copertura della rete mobile in questa parte dell’Appennino è incompleta e ha molti vuoti lontano dagli abitati. I droni sorvoleranno ancora le aree scoperte, fuori dai boschi, per rilevare eventuali segni del passaggio del bambino.

Il sindaco Gian Piero Philip Moschetti ha presieduto una riunione al campo base di Quadalto per pianificare le operazioni di soccorso di oggiquando al mattino molti volontari non saranno disponibili per ragioni di lavoro, mentre il pomeriggio dovrebbe tornare operativo un cospicuo numero di persone.



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