Mum Shaming: da Emily Ratajkowski a Meghan Markle: i corpi post parto che hanno diviso il web

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Le sue foto in bikini l’hanno resa tra le modelle più celebri di Instagram, ma gli ultimi scatti social di Emily Ratajkowski a un mese dal parto del suo primo figlio, Sylvester Apollo Bear, hanno acceso e diviso il web come poche sue foto prima d’ora. Per promuovere i suoi costumi da bagno, infatti, la modella ha mostrato sui social il suo corpo post gravidanza con pancia ultra piatta e curve perfettamente scolpite. Uno dei “Mommy Makeover” più rapidi e stupefacenti di Hollywood, che ha scatenato immediatamente tanti commenti ammirati ma anche altrettante critiche per il modello sbagliato e irragiungibile offerto, che frustra la maggioranza delle neomamme.

“Come puoi avere quel corpo dopo aver partorito?”, commenta stupita Chiara Ferragni, aggiungendo però l’emoji di una fiamma per dare alla sua domanda un tono di ammirazione e non di rimprovero. Neanche l’influencer italiana, infatti, è stata esente da critiche dopo aver partorito: dopo la nascita del primo figlio, Leone, a essere criticata era stata la sua remise en forme giudicata troppo veloce, mentre dopo il parto di Vittoria di poche settimane fa, sotto accusa è finito il suo aspetto “radioso”, con piega dei capelli e trucco perfetti a poche ore dal parto.

Prima di loro, altre modelle, influencer o sportive di professione erano state accusate di “vantarsi” sui social della loro forma fisica post gravidanza, contribuendo a determinare uno standard estetico pericoloso. Ma è davvero così? “Penso che sia importante tenere conto dell’ampio impatto che questa immagine avrà e, sfortunatamente, penso che sarà negativo”, riflette sulle foto di Emily Ratajkowski Alex Light, una delle paladine americane del movimento body-positive. “Ma ricordiamo che lei non ha mai cercato di far parte di una conversazione sul tema, siamo noi che abbiamo proitettato su di lei questo ruolo. Lei nel suo account, nel suo spazio, può celebrare il suo corpo come desidera”.

E lo stesso si può dire della polemica che aveva scatenato la prima foto da mamma di Irina Shayk: uno scatto in bikini in piscina che mostrava il suo perfetto fisico da top model e che, oltre ad aver attirato critiche per non essere una foto “da mamma” e per non aver postato la figlia, l’ha subito fatta condannare di promuovere aspettative irrealistiche sul corpo post parto. “Il vero problema sono i sistemi in atto che ci fanno desiderare questa estetica e rifiutarne un’altra in cui, diciamo,  è più facile identificarsi. Il nostro valore e l’accettazione di noi stessi non possono risiedere in qualcosa di esterno da noi”, conclude Alex Light nella sua riflessione social.

L’ipocrisia del mum shaming sui social

Se le critiche alle neomamme non sono una novità, con i social il mum shaming si è fatto più insistente e anche ipocrita. “Se torni in forma dopo il parto vieni criticata perché sei in forma, se te la prendi con calma allora ti accusano di esserti lasciata andare; su Instagram come fai sbagli”, aveva risposto alle critiche sul suo corpo post gravidanza Cristina Marino, attrice e fitness influencer che a maggio 2020 ha partorito la sua prima figlia con Luca Argentero.

Lei che della sua passione per l’allenamento ne ha fatto un lavoro con il lancio del portale di workout Befancyfit (che propone anche programmi per la gravidanza e per il post gravidanza), era stata criticata per essere tornata in forma troppo in fretta, cosa successa anche ad altre neomamme fitness addicted come la personal trainer Kayla Itsines e Kate Hudson, che dopo la nascita della sua terza figlia ha condiviso con i follower il suo intenso programma di allenamento con l’obiettivo di perdere 10 chili in circa 4 mesi per una parte in un film.

Finalmente si parla della fatica delle mamme

Emily Ratajkowski a parte, il trend del “Mommy Makeover” hollywoodiano in tempi record negli ultimi anni sta tramontando in favore di un modo più realistico di raccontare e mostrare le sfide della maternità, a partire da quella della remise en forme fisica. In questo senso, una delle prime star a parlare candidamente di fatica e sforzi per tornare in forma era stata Blake Lively: “Ho scoperto che non puoi perdere i 27 chili presi durante la gravidanza semplicemente scrollanto Instagram e chiedendoti perché non assomigli a tutte le modelle di costumi. Grazie @donsaladino per avermi rimesso in forma. 10 mesi per prenderli, 14 mesi per perderli. Sono molto orgogliosa”, aveva dichiarato su Instagram mostrando i risultati del suo allenamento a più di un anno dalla nascita della seconda figlia. Dopo il recente parto della terza figlia, invece, la star, senza prendersela con chi l’ha ciriticata per la sua forma fisica rilassata, ha denunciato il sistema moda: “Non è bello per le neomamme vedere che il loro corpo non si adatta alle misure che offrono i marchi. Mi sono sentita insicura, che sciocca. La moda può fare di meglio”.

Blake Lively: “Vestirsi dopo il parto è stato alienante, la moda può fare di meglio”

Dopo di lei, anche la modella Chrissy Teigen, da sempre abituata a mostrare le sue imperfezioni sui social, aveva raccontato il post gravidanza della seconda figlia in modo sorprendentemente onesto per una modella, ironizzando sull’intimo asiatico post parto e mostrando il suo corpo “normale” corredato di messaggi body positive: “Penso che sia fantastico che le persone abbiano corpi mozzafiato e che siano orgogliose di mostrarli (lo penso davvero!!) ma so quanto può essere facile dimenticare come appaiono i corpi normali (per mancanza di una parola migliore) quando tutti sembrano belli da impazzire”, aveva scritto su Twitter.

A stupire di più però, per il contesto in cui è diventata madre, era stato l’approccio “slow” alla remise en forme post parto di Meghan Markle, che per presentare il figlio neonato ai fotografi aveva scelto un abito bianco candido a metà tra un trench e uno chemisier, con una cintura proprio legata sul punto vita. Un abito che non voleva nascondere alcuna forma, anzi. E che puntualmente ha attirato critiche.

E così era stato anche per la sua prima uscita royal da mamma, a un mese dalla nascita di Archie in occasione del Trooping The Colour, dove era stata insultata e derisa per il viso “gonfio e paffuto” e per il suo peso. “Il suo intero approccio alla remise en forme è stato olistico, gentile; ha abbracciato la maternità in modo naturale. Non è andata in palestra e non ha fretta di rimettersi in forma“, aveva dichiarato la corrispondente dalla casa reale Katie Nicholl a ET, spiegando che la duchessa, anche se fanatica dell’esercizio fisico, per i primi mesi di maternità aveva deciso di seguire una routine fitness molto rilassata. 

Tra le ultime modelle a essere diventate mamme, la paladina del body positive Ashley Graham ha fatto una delle narrazioni social della maternità più oneste, mostrando senza filtri assorbenti post parto, allattamento, smagliature, segni e fatiche: “Nessuno parla del recupero e della guarigione (sì, anche delle parti più confuse) che attraversano le nuove mamme. Volevo dimostrarvi ragazzi che non sono solo arcobaleni e farfalle!”.

Infine, tra le ultime top model a essere diventata mamma, Gigi Hadid per posare sulla copertina di Vogue Usa a dieci settimane dalla nascita della sua prima figlia Khai, nata lo scorso settembre, ha detto di essere stata molto “realistica” sul suo corpo e di non essersi sforzata per tornare in forma prima dello shooting. “So di non essere snella come prima, ma sono anche una persona molto realistica. Mi sono detta ‘sì scatterò una copertina per Vogue, ma ovviamente non sarò una taglia 0′, e devo dire che a questo punto non sento neanche il bisogno di tornare a esserlo“.

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