Nadef, Pil 2021 a +6%. Il deficit cala al 9,5%. Il governo valuta proroga al 2023 per il Superbonus

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MILANO – Nella nota di aggiornamento al Def che il governo approverà domani sarà indicata una crescita del Pil al 6% per l’anno in corso con il deficit in calo al 9,5%. Sono i numeri emersi nel corso della cabina di regia riunita questa sera a palazzo Chigi in vista del consiglio dei ministri che si riunirà in mattinata. Nel documento di Economia e Finanza pubblicato in primavera l’esecutivo aveva indicato una crescita del 4,5% e un deficit all’11,8%. Tra i temi in discussione, anche una possibile proroga del Superbonus al 2023. Secondo quanto riferiscono fonti dell’esecutivo, potrebbe essere previsto un impegno in questo senso nella nota di aggiornamento, considerati gli spazi fiscali aperti dall’andamento dei conti pubblici, migliore del previsto.

In particolare,  tra il 2022 e il 2024 ci sarebbero margini per 1 punto di Pil l’anno per nuovi interventi, circa 18 miliardi l’anno.La Nadef, secondo quanto viene riferito, dovrebbe essere molto stringata, con la nuova cornice macroeconomica. Le scelte sulle misure sarebbero invece rinviate alla legge di Bilancio.

In cdm anche la proroga per l’assegno unico

Sempre domani dovrebbe poi arrivare in Consiglio dei ministri la proroga dei termini per fare domanda di assegno unico con retroattività ai mesi precedenti. E’ quanto confermano fonti di governo, spiegano che la norma compare nell’ambito di un decreto di proroga di termini inserito all’ordine del giorno della riunione. Il 30 settembre scade il termine per fare domanda dell’assegno con retroattività: la norma fisserà una data più avanzata per permettere a chi non è ancora riuscito di fare domanda per ottenere l’assegno da luglio

Guerra (Mef): “Continuerà azione del governo”

Intanto sempre in tema Nadef arrivano le rassicurazioni della sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra. Parlando della nota di aggiornamento a Class Cnbc la sottosegretaria ha detto che il governo “è determinato a continuare l’azione di sostegno all’economia”. Nelle politiche di bilancio, ha spiegato, c’è uno spazio in più per sostenere l’economia, anche perché “non siamo nelle condizioni né di dovere né di potere eseguire politiche di rientro restrittive che sarebbero disastrose”.

Sui numeri del Def è intervenuto questa mattina anche il Cnel.  “L’entità della riduzione del deficit è cospicua ma appare subordinata a una ripresa robusta e duratura e alla conclusione delle misure restrittive varate per contrastare la pandemia. La contrazione del debito al momento non tiene ancora conto delle entrate derivanti dalle risorse straordinarie del NGEU”, ha commentato il presidente Tiziano Treu, anticipando i contenuti di un parere del CNEL sulla congiuntura economica che sarà portato domani in assemblea, in vista della Nota di aggiornamento al DEF 2021.

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