Napoli-Bologna 3-1: Insigne è decisivo, e gli azzurri ritrovano anche il gol di Osimhen

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NAPOLI – Il Napoli rimane aggrappato al treno Champions punendo tutte le sbavature di un Bologna che ha un’anima e un’identità, ma sembra sempre perdersi sul più bello, quando c’è da fare gol. Chi quest’anno non ha troppi problemi nel trovare la porta è invece Lorenzo Insigne, che con la doppietta odierna arriva a quota 13 in campionato e prova a mettere nel mirino la sua migliore stagione realizzativa in Serie A (i 18 gol del 2016-17). Al Maradona è stata partita viva e vibrante, perché i rossoblù rispondono colpo su colpo agli attacchi azzurri, ma la maggiore qualità dei padroni di casa negli ultimi 20 metri ha fatto la differenza. Per Gattuso anche la buona notizia di un Osimhen tornato fisicamente ad alti livelli, anche se solo per uno spezzone di partita.

<<La cronaca della gara>>

Il gioiello di Insigne

Scelte concettualmente molto simili per Gattuso e Mihajlovic, con un centravanti leggero – Mertens da una parte, Palacio dall’altra – e la voglia di cercare costantemente l’uscita palla al piede, a costo di rischiare qualcosa in impostazione. Il Bologna pare aggredire meglio il primo possesso rispetto agli azzurri, ma deve fare i conti anche con qualche errore di troppo quando il pallone passa dai difensori: Fabian Ruiz non castiga una leggerezza di Mbaye, perdendo l’attimo per la conclusione dopo aver saltato Danilo. Il vantaggio del Napoli arriva grazie a un’esecuzione splendida palla a terra. Fabian Ruiz per il taglio di Zielinski che di tacco serve Insigne alle sue spalle, il capitano apre il destro e non dà scampo a Skorupski: è il volto migliore del Napoli. Il Bologna non si perde d’animo, la partita di Palacio andrebbe mostrata a Coverciano per la qualità dei suoi movimenti ma quel che manca alla squadra di Mihajlovic è la capacità di azzannare gli spazi creati dall’argentino. Non si può avere tutto: o un “nove” stoccatore, o un centravanti di manovra come l’ex Inter. A mordere dovrebbero essere gli esterni, e Skov Olsen è il più in palla ma il suo sinistro a giro viene respinto dal palo a Ospina battuto. Nella stessa azione, Gattuso perde Ghoulam per un infortunio al ginocchio. Davvero un peccato per il Napoli: il terzino stava tornando alle prestazioni di qualche anno fa dopo il calvario degli infortuni al ginocchio. A metà frazione c’è gloria per i portieri: bravissimo Skorupski su Insigne, attento Ospina su un colpo di testa di Palacio.

L’impatto di Osimhen

Il Napoli accende e spegne ma quando riesce ad andare in profondità è pericolosissimo, come quando Politano vanifica un bell’invito di Demme in chiusura di primo tempo. A cavallo delle due frazioni Palacio esulta invano in due occasioni: prima il fuorigioco su assist di Poli, poi una furbata a respingere un rinvio di Ospina per insaccare a porta vuota. Di facilissima lettura la segnalazione dell’offside, un po’ meno immediata ma comunque corretta la seconda, con l’attaccante che ha ostacolato il rilancio del portiere. Gattuso lancia Osimhen per un Mertens ancora lontano dalla forma migliore, Mihajlovic prova a giocarsela con Barrow al posto di Sansone ma viene immediatamente punito dal raddoppio azzurro. Osimhen in campo aperto contro Danilo ricorda vagamente il duello Lukaku-Parolo di qualche settimana fa in Inter-Lazio, il nigeriano scappa via e batte Skorupski. Le sgroppate del centravanti creano degli squarci nella difesa felsinea, Insigne gli serve il pallone del tris ma il numero 9 azzurro spreca malamente.

Un finale vivo

L’errore di Osimhen tiene in vita la partita tanto quanto il bel gol del 2-1 di Soriano, che raccoglie un tocco in allungo di Skov Olsen, a sua volta servito da Palacio che aveva portato via il pallone a Demme in pressing. Per la seconda volta, Mihajlovic prova a varare i cambi per l’assalto e ne rimedia una rete subita. Dopo neanche 20 secondi da una tripla sostituzione, De Silvestri libera addosso a Insigne che si lancia sul pallone, legge il posizionamento di Skorupski e lo trafigge con un destro preciso dal limite dell’area. A questo punto Gattuso si protegge con Elmas e Mario Rui per Zielinski e Insigne, i due migliori della serata del Napoli. Il Bologna non ha più la forza per lanciarsi in avanti e ci prova con i piazzati, impegnando Ospina con le punizioni di Barrow e Orsolini, ma sono i padroni di casa ad avere la chance migliore con una botta da fuori di Politano ben respinta da Skorupski. E se per il Napoli questa vittoria vuol dire tenere apertissimi i giochi Champions, il Bologna, che gioca bene ma non concretizza quanto meriterebbe, dovrebbe iniziare ad aprire gli occhi e a guardarsi alle spalle: il +8 sul Torino è solo sulla carta, viste le due gare in meno che devono giocare i granata, e in un campionato del genere basta un filotto giusto (o sbagliato) per dover rivedere giudizi e obiettivi in fretta.

NAPOLI-BOLOGNA 3-1 (1-0)
Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Ghoulam (22′ pt Hysaj); Fabian Ruiz, Demme; Politano, Zielinski (34′ st Elmas), Insigne (34′ st Mario Rui); Mertens (8′ st Osimhen). All.: Gattuso
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Soumaoro, Mbaye (31′ st Medel); Poli (13′ st Dominguez), Svanberg (31′ st Vignato); Skov Olsen (31′ st Orsolini), Soriano, Sansone (20′ st Barrow); Palacio. All.: Mihajlovic
Arbitro: Chiffi
Reti: 8′ pt Insigne, 20′ st Osimhen, 28′ st Soriano, 31′ st Insigne
Ammoniti: Koulibaly e Mario Rui
Recupero: 1′ e 5′

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