La storia si ripete in piazza Prealpi, a Milano: la panchina rossa dedicata a Lea Garofalo è stata ancora una volta danneggiata. Dopo alcuni atti vandalici già registrati nel 2020 – pochi mesi dopo la sua inaugurazione – e nel 2021, stamane la seduta simbolo del rifiuto della violenza nei confronti delle donne è stata ritrovata in parte bruciata, così come rovinata è apparsa la targa con la dedica alla testimone di giustizia uccisa dalla ‘ndrangheta nel 2009. A condividere sui social network la fotografia del danno è stata la presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi, che ha definito il gesto da ‘vigliacchi’: “In piazza Prealpi è stata nuovamente danneggiata la panchina per Lea Garofalo. Nuovamente la sistemeremo”.
Bruciata la targa per Lea Garofalo sulla panchina rossa a Milano: “Uno sfregio che non cancella la sua memoria”
Anche il Partito Democratico di Milano ha voluto prendere una posizione netta sul fatto: “Un nuovo intollerabile attacco a Lea Garofalo, donna coraggiosa testimone di giustizia assassinata dalla ‘ndrangheta – hanno denunciato la segretaria metropolitana del Pd Milano, Silvia Roggiani, unitamente alla presidente Pelucchi – La panchina rossa a lei dedicata in piazza Prealpi, luogo emblematico della sua storia, è stata danneggiata da ignoti che hanno cercato di appiccare un fuoco sulla seduta”. “Purtroppo non è la prima volta che accade e questi spregevoli sfregi sono il motivo per cui, ogni giorno, dobbiamo tenere alta l’attenzione – aggiungono – Combatteremo sempre qualsiasi organizzazione di stampo mafioso seguendo l’esempio di Garofalo e piazza Prealpi diventerà uno spazio pubblico dedicato ai diritti di tutte e tutti”.
Nel ricordo di Lea Garofalo un’altra panchina rossa a Milano: “Un segno visibile contro la violenza sulle donne”
Dopo la panchina rossa in questione, quella gialla dei diritti umani per Giulio Regeni e Patrick Zaki – inaugurata lo scorso febbraio -, la prossima sarà per la comunità arcobaleno. “Contrasteremo così chi ci vuole intimidire – sottolineano Roggiani e Pelucchi – Sistemeremo la panchina, ma auspichiamo che le telecamere presenti possano fare luce sugli autori di questo vile gesto”.
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