Nei supermercati torna la Colletta alimentare: “Gara di generosità verso i poveri con i carcerati che danno l’esempio”

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Venticinque anni di vita e 170 mila tonnellate di cibo distribuite alle persone in difficoltà. Si potrebbero citare anche gli 11 mila supermercati coinvolti o i 145 mila volontari, ma non sono i numeri il tesoro di Fondazione Banco Alimentare. Il patrimonio di questa realtà con ramificazioni in tutta Italia è l’onda di generosità che si genera ormai da cinque lustri e che prende forma in questo straordinario moto di altruismo che è la Giornata nazionale della Colletta alimentare. Fare del bene per chi ha poco. In questo meccanismo virtuoso è stato coinvolto anche chi ha meno delle persone stesse da aiutare: i carcerati. Il debutto è stato nel 2010 a San Vittore, Opera e Monza, ma poi l’esperienza si è diffusa fino a coinvolgere diversi istituti di pena in tutta Italia, con centinaia di detenuti che sperimentano l’educazione alla gratuità.

Colletta alimentare, la lettera di Alessandro dal carcere: “Ecco perché anche per noi è importante aiutare chi sta fuori e soffre”

Banco Alimentare ha coinvolto le carceri di Taranto, Bari, Bollate, Sondrio, Padova, Pesaro, Pisa, Porto Azzurro (Isola d’Elba) e Sollicciano (Firenze). In questi penitenziari ogni detenuto ha la possibilità di donare parte della spesa settimanale: un pacco di pasta, una scatola di tonno, i biscotti per la colazione. In alcune realtà, oltre alla colletta effettuata all’interno del carcere, alcuni detenuti sono usciti anche come volontari nei supermercati della zona.

“Sono 25 anni che il Banco Alimentare propone il gesto più semplice di carità: donare del cibo per chi è in difficoltà” evidenzia Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. “Il miglioramento della situazione sanitaria, rispetto all’inizio della  pandemia, può farci dimenticare che le persone in difficoltà sono ancora tante. Proprio per questo vogliamo continuare a tener viva la solidarietà e speriamo che in tanti raccolgano il nostro appello a compiere questo gesto di condivisione. Chiediamo a tutti di partecipare alla Colletta Alimentare come atto concreto di lotta all’individualismo e all’indifferenza”.

Alla Fondazione Banco Alimentare hanno una convinzione: la crisi sanitaria si e? trasformata subito in crisi economica e sociale, mettendo in luce tutte le fragilita? della societa? che ancora faticava a riprendersi dalle crisi degli anni precedenti. I dati Istat testimoniano questa situazione di emergenza con oltre 2 milioni di famiglie in condizioni di povertà assoluta.

La colletta si svolgerà oggi (sabato 27 novembre) nei supermercati lungo tutta la penisola, dove i volontari inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione come omogeneizzati alla frutta, tonno e carne in scatola, olio, legumi, pelati. I prodotti donati saranno poi distribuiti alle 7.600 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per i minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza) che sostengono quasi 1.700.000 persone.

“E’ il gesto educativo di volontariato più partecipato In Italia ed è stata la prima esperienza solidale di questo tipo”, sottolineano con orgoglio i volontari.

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