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Neofascismo, Di Segni: “Intervenire contro i gruppi che generano odio”

“Oggi chi esprime sentimenti di nostalgia del fascismo, anche attraverso forme esplicite, non viene punito perchè per legge serve la volontà di ricostituzione del partito fascista”. A ricordarlo è stata, questa mattina, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. Durante la sua audizione in Senato nella commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza (presieduta da Liliana Segre), Di Segni ha spiegato: “La nostra preoccupazione è che i gruppi che esprimono sentimenti di nostalgia del fascismo generano odio nella società, non che ricostituiscano il partito fascista. L’attenzione – ha aggiunto – deve essere spostata sulla sicurezza e la tutela della società”.

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Riflessioni che nascono anche in seguito alle ultime manifestazioni contro il Green pass in cui i No Vax, a Novara e Trieste, hanno sfilato vestiti come deportati ebrei. “Quello che bisogna fare è tutelare la memoria, non solo del popolo ebraico”, ha chiarito la presidente Ucei. “In quei gesti – osserva – non c’è odio esplicito verso gli ebrei o verso Liliana Segre, i manifestanti volevano richiamare su se stessi in maniera distorta il disaccordo sui vaccini, il disaccordo sulla politica del governo”.

Ma, si chiede Di Segni, “come l’hanno espresso? Lo hanno fatto in un modo che offende, ma il loro gesto non può essere punito perchè non si configura come aggravante”.

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Di Segni infine ha ricordato il progetto in collaborazione con il ministero dell’Istruzione sulle linee guida sull’antisemitismo con l’obiettivo di fare un percorso di didattica su questo tema. “È importante che sia la scuola il luogo dove inizia questo lavoro”, ha concluso.



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