Gli autori del colpo di stato in Niger hanno annunciato l’intenzione di perseguire il deposto presidente Mohamed Bazoum per alto tradimento e attentato alla sicurezza del paese. “Il governo nigerino ha finora raccolto” le “prove per perseguire davanti alle competenti autorità nazionali e internazionali il deposto presidente e i suoi complici locali e stranieri, per alto tradimento e per aver minato la sicurezza interna ed esterna del Niger”, ha dichiarato il colonnello maggiore Amadou Abdramane, uno dei membri del regime, in un comunicato letto alla televisione nazionale.
Gli autori del colpo di stato hanno inoltre denunciato “le sanzioni illegali, disumane e umilianti” della Comunità economica degli Stati africani dell’ovest (Ecowas). Le popolazioni del Niger sono “severamente provate dalle sanzioni illegali, disumane e umilianti dell’Ecowas, che arrivano a privare il Paese di prodotti farmaceutici, generi alimentari” e “forniture di energia elettrica”.
Sei soldati nigeriani e 10 terroristi sono morti domenica durante i combattimenti nell’ovest del Paese. Sospetti jihadisti in motocicletta hanno teso un’imboscata alle truppe vicino alla città occidentale di Sanam. Il 9 agosto, cinque soldati erano stati uccisi in un attacco nella stessa zona, secondo il regime militare al potere dal rovesciamento del presidente Mohamed Bazoum il 26 luglio
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