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No al coprifuoco, bocciato emendamento FdI. L’ira di Meloni: “Alla fine vince sempre Speranza”

Parla di “pericolosa deriva autoritaria”, Giorgia Meloni. Nel mirino il no del Senato a un emendamento di FdI che prevedeva lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 24. “Vergognoso!  Ancora una volta la maggioranza in Parlamento sostiene le misure liberticide e anticostituzionali del governo. Fratelli d’Italia – dice Meloni – non si piegherà mai a questa pericolosa deriva autoritaria che colpisce senza motivo le attività produttive e i cittadini.  Molti di più di quelli che votano i provvedimenti in teoria sono d’accordo all’abolizione del coprifuoco o a spostare il coprifuoco, però mi pare che alla fine vinca sempre Speranza”. FdI aveva già presentato, la settimana scorsa. un ordine del giorno che prevedeva la stessa misura, non approvato malgrado il non voto di Lega e Fdi. “Abbiamo chiesto una chiara discontinuità con il precedente governo – afferma la presidente del partito – ma finora non l’abbiamo vista”. 

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Giorgia Meloni non rinuncia a tentare di condizionare l’azione del governo. E di insinuarsi nelle divisioni della maggioranza. Lo fa adesso con una mozione con 25 punti, dal fisco alle infrastrutture.  “Non ci aspettiamo che tutti i punti della mozione di Fratelli d’Italia vengano approvati – ha spiegato – ma se venissero bocciati tutti sarebbe la dimostrazione che il governo Draghi è ostaggio della sinistra”. Fra l’altro, Fdi chiede “l’abolizione del tetto all’uso del contante, una misura tafazziana” e “una vera pace fiscale”. “Vogliamo la web tax perché la realtà è che i giganti del web sono cresciuti grazie al dramma Covid” ha aggiunto, ricordando poi una “proposta storica di FdI sulle attività aperte dagli extracomunitari” che “essendo più difficilmente reperibili dall’agenzia delle entrate, aprono e chiudano in due anni, prima che lo Stato faccia i controlli. Chiediamo che versino una caparra di 30 mila euro, che man mano viene scalata dalle tasse”.

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