No Green pass e scontri Roma, Meloni: “E’ squadrismo ma non conosco la matrice”. Il Pd: “Gliela spieghiamo noi”

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Mentre tutti i partiti concordano nel parlare di violenze “squadriste” e “di matrice fascista” da parte dei partecipanti alla manifestazione No Green pass di ieri a Roma (moli dei quali di Forza Nuova), la leader di Fratelli d’Italia continua ad accusare il Viminale per la gestione dell’ordine pubblico.  Giorgia Meloni da Madrid (dove è volata per partecipare al convegno degli ultranazionalisti del partito Vox) condannando l’assalto alla sede della Cgil di Roma dice: “E’ sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione ieri, sarà fascista, non sarà fascista non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre”. Ma poi se la prende col Viminale. “Considero la gestione della sicurezza pubblica a Roma assolutamente ridicola – dice –  Qualcuno deve assumersi la responsabilità di conoscere nomi e cognomi delle stesse persone che fanno sempre le stesse cose e curiosamente sono sempre libere di farle”.

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Ma il Pd replica: “Se Giorgia Meloni non sa riconoscere la matrice della violenza di ieri – dicono dal Nazareno – se non sa chi siano gli esponenti di Forza Nuova arrestati per quegli atti di violenza, glielo spieghiamo noi: sono i capi di una organizzazione notoriamente e orgogliosamente fascista. Glielo spiegheremo anche in Parlamento: ci aspettiamo che lo comprenda così bene da sostenere la nostra proposta di sciogliere l’organizzazione fascista Forza Nuova”. E il vicepresidente Giuseppe Provenzano su Twitter aggiunge: “Ora serve un passo avanti, ma decisivo: Giorgia Meloni non si limiti a dire che sono delinquenti ma fascisti. E che non è storia ma pericolo attuale da rigettare senza se e senza ma”.

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Ma Meloni non è l’unica ad accusare il ministero dell’Interno. “Serve un confronto immediato di governo e maggioranza sulla sicurezza”, sostiene Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia. “Quanto avvenuto a Roma nelle vie del centro e nella sede della Cgil è intollerabile-prosegue – Dubbi e discussioni su qualsiasi tema sono leciti, l’uso strumentale delle ansie di piccole minoranze e’ invece una scelta provocatoria. Mi chiedo – conclude – come possano certi personaggi arringare ancora dai palchi e animare scontri di piazza? Vanno predisposti piani ben piu’ severi per prevenire devastazioni come quelle di ieri”. Parole che però non raccolgono l’adesione degli altri componenti azzurri. Anzi, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in mattinata ha telefonato al segretario della Cgil Maurizio Landini per esprimere la sua solidarietà per l’assalto di ieri alla sede del sindacato per “l’inaccettabile violenza che nulla a che fare con la politica e con la democrazia”.

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Intanto, il dem Francesco Boccia torna a chiedere l’immediato scioglimento di Forza Nuova, già auspicato ieri dal segretario del Pd Enrico Letta. “Chi ieri ha utilizzato i dubbi e le perplessità di persone in buona fede per creare caos a Roma e Milano è un delinquente – sottolinea ‘ex ministro – Sono fascisti e come tali vanno trattati. Proporremo in Parlamento lo scioglimento di Forza nuova e di tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo che hanno partecipato a questa pagina nera della nostra storia”. E la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi, annuncia che nei prossimi giorni sarà presentata in Parlamento la mozione per lo scioglimento di Fn. Una richiesta su cui concorda anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. “Non possiamo accettare che nel nostro Paese ci siano aggressioni di questo tipo quindi su Forza Nuova è una valutazione che affidiamo alla magistratura, ma anche io – assicura – ritengo che ci siano le condizioni per lo scioglimento”.

Ma il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, replica: “Non può essere il Parlamento a decidere sullo scioglimento di Forza Nuova, ma spetta ai giudici. La nostra Costituzione e le leggi dello Stato – prosegue – prevedono che la magistratura agisca nei confronti di associazioni e movimenti in contrasto con i dettami in esse contenute. Questo potere è attribuito alla magistratura ed alle forze dell’ordine, il Parlamento non è costituzionalmente deputato dalla Costituzione a intervenire”.

Ma il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, a SkyTg24 insiste ribadendo che a Roma c’è stato “un attacco squadrista, rigurgito di fascismo”.

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