MILANO – Alla fine il direttore generale del Tesoro non sarà più Rivera. Il ministro Giorgetti, colui che difendeva la permanenza del super-tecnico che ha in mano anche i rapporti con Bruxelles sulle materie dei conti pubblici, ha inviato alla Presidenza del Consiglio, in vista del Cdm di questa sera, la proposta di nominare dg del Tesoro Riccardo Barbieri.
Confermato, alla Ragioneria, come d’attese Biagio Mazzotta. Cambio alla amministrazione generale del personale (Dag) e dei servizi con Ilaria Antonini.
Riccardo Barbieri Hermitte, classe 1958, è una scelta interna: dal 2015 è capo economista responsabile della direzione I Analisi Economico Finanziaria del dipartimento del Tesoro. Un passato di venticinque anni di esperienza nei mercati finanziari, Barbieri ha lavorato per alcune delle maggiori banche di investimento, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Bank of America-Merrill Lynch. E’ stato il capo dell’Independent Research Department e Chief Economist in Mizuho International, la succursale londinese della banca d’investimento giapponese Mizuho Securities.
Nato a Roma ma cresciuto a Milano, Barbieri si è laureato con lode in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi. Ha quindi passato cinque anni negli Usa, conseguendo un Ph.D. in Economics presso la New York University.
“Il ministro Giancarlo Giorgetti ringrazia gli uscenti per il lavoro svolto con dedizione e competenza”, si legge in una nota. “Inoltre il ministero dell’economia e delle finanze presenterà una proposta di riforma del modello organizzativo con lo scopo di assicurare il raggiungimento degli importanti obiettivi assegnati in primo luogo a livello europeo e internazionali tramite una diversa articolazione della struttura dipartimentale
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