Non solo Gelmini. Il dissenso di Cangini, il rammarico di Giorgetti, le assenze e i cambi di casacca in extremis

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Non solo Maria Stella Gelmini. Il caso di dissenso più clamorosso – nella giornata convulsa del Senato – è quello della ministra per gli Affari regionali che lascia Forza Italia dopo la scelta del partito di Berlusconi di non votare la fiducia. “Hanno deciso di voltare le spalle agli italiani cedendo a Salvini e a una Lega populista”. Un altro forzista, Andrea Cangini, ha deciso di votare la fiducia: “Il governo Draghi ha ufficialmente esalato l’ultimo respiro, la demagogia impera e il paese va verso le elezioni”. Resterà in Forza Italia? “Non credo sia possibile dopo il voto di oggi”, la risposta.

Sul fronte centrodestra, si registra poi l’amarezza di Giancarlo Giorgetti. “Poteva finire in maniera più dignitosa”, ha ammesso. Ma anche stavolta il numero due di Salvini ha scelto di non strappare rispetto alla linea ufficiale del leader. Nel Pd si registrano l’assenza di Tommaso Cerno e di Anna Rossomando, che però risulta in congedo per malattia.

Ma molta agitazione si prospetta anche alla Camera, dove il più irritato – secondo tutti i retroscena – dovrebbe essere il capogruppo M5S Crippa (e con lui il direttivo del Movimento, tanto che era prevista una nuova scissione). E proprio a Montecitorio si moltiplicano le manifestazioni di dissenso con un deputato di Forza Italia, Roberto Caon che dichiara: “Quello che è accaduto oggi in Parlamento è vergognoso. Gli stessi partiti che non hanno voluto il presidente Draghi al Quirinale perché portasse avanti il suo lavoro a Palazzo Chigi lo hanno mandato a casa nella speranza di un tornaconto elettorale”.

Nella grande confusione della giornata si segnala anche un “ritorno a casa”: quello di Fabio di Micco, eletto nel 2018 con il Movimento, poi passato il 18 febbraio nel gruppo Misto proprio dopo non aver votato, in dissenso con il partito, la prima fiducia all’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce. Oggi il senatore campano era seduto in aula al fianco della capogruppo M5s Mariolina Castellone.

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