Nell’anniversario della ‘Notte dei cristalli’, su invito della Ucei, si sono accese le luci in tutte le sinagoghe e in tutti i luoghi ebraici d’Italia. Un gesto di Memoria – si legge in una nota – nel giorno in cui si ricordano le violenze e i morti della notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938, quando in Germania i nazisti lanciarono un pogrom antiebraico con la scusa dell’uccisione del diplomatico Ernst Eduard vom Rath a Parigi da parte del diciassettenne ebreo-polacco Herschel Grynszpan. Quella notte fu solo l’inizio delle violenze future nei confronti del popolo ebraico: nei giorni seguenti furono distrutte più di 500 sinagoghe e altri luoghi simbolo dell’ebraismo, oltre alla deportazione nei campi di concentramento di decine di migliaia di ebrei in tutta Europa. Le luci accese vogliono essere il simbolo dell’identità ebraica ancora viva che continua a trasmettersi attraverso le generazioni, nonostante i propositi di chi allora perseguiva la distruzione dell’ebraismo europeo. Dove è stato possibile si sono tenuti anche incontri di Torah. È quella, si ricorda nella nota, la luce più forte dell’ebraismo
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