Nucleare Salvini: “Una centrale in Lombardia? Sì. Che problema c’è?”

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 “Metterei una centrale nucleare in Lombardia? Sì, che problema c’è”. Matteo Salvini, rilancia a Radio Anch’io, su Rai Radio 1, la sua apertura alla costruzione di nuovi impianti basati sull’uranio. E lo fa prendendo spunto dall’annunciato aumento del 40 er cento delle bollette di luce e gas.

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“Ci sono centrali nucleari nei centri storici di tante città,” dice il leader della Lega. “L’Italia e’ l’unica nel G8 senza energia nucleare e nell’Ue stamattina sono funzionanti 128 centrali sicure e pulite, dui 58 sono in Francia”. E porta l’esempio della Svezia: “La Svezia di Greta ha 8 centrali. Ci sono centrali nei centri storici di grandi città: a Copenaghen c’è un termovalorizzatore in centro città, con una pista di sci”.

Ieri Salvini aveva polemizzato sulla questione del nucleare con Giuseppe Conte. Il leader dei grillini aveva incontrato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ha innescato la polemica parlando di costruzione di centrali nucleari di nuova generazione, e aveva ribadito il no del Movimento a qualsiasi apertura sulla questione.

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Il leader della Lega aveva subito risposto: “L’Italia è l’unico Paese del G8 senza energia nucleare. Tornare a studiare un ritorno al nucleare di ultima generazione, moderno, sicuro, pulito e a impatto zero è un dovere”. Conte aeva va replicato che, senza voler “diventare scortese”, Salvini “può trasferirsi in Francia”,

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Salvini dice anche “l’aumento del 40% dipende da fattori internazionali, avere buoni rapporti con la Russia aiuterebbe”. L’aumento, spega, “è il prezzo della transizione green imposta a tappe e tasse forzate dalle Ue sulla testa delle aziende italiane”. Dunque, conclude, l’esigenza è “tagliare le tasse. Chi paga 100 euro, la maggior parte non sono per l’energia, ma costi di trasporto, costi delle emissioni della Ue, l’Iva. Eliminare l’Iva costerebbe 5 miliardi, tagliarla è doveroso”.

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