Site icon Notizie italiane in tempo reale!

Nuova Zelanda, l’isola dei topi salvata dai bambini cacciatori

LONDRA – Nella favola dei fratelli Grimm, tratta da un’antica leggenda tedesca, ci voleva un pifferaio magico per liberare una città dai topi; e poi, quando il borgomastro rifiuta di pagarlo per il suo lavoro, con il suono del suo strumento trascina via anche i bambini. Ma a liberare dai ratti un’isola della Nuova Zelanda sono stati proprio i bambini del posto, senza bisogno di musica, utilizzando trappole ricavate riciclando manifesti elettorali: e la loro caccia ha prodotto un bottino da record: 40 scolaretti hanno catturato – e ucciso – 600 roditori nel giro di cento giorni. Una di loro, di nome Bella, 11 anni, ha vinto il premio di cacciatrice più abile o più fortunata, eliminando da sola ben 64.

L’invasione dei topi sconvolge l’Australia: “Sono un pericolo nazionale”

L’idea di dare loro la caccia è un’ossessione per la Nuova Zelanda, che ne è invasa. I topi minacciano altre specie, in particolare i volatili, tra cui il kiwi, l’uccellino diventato un simbolo nazionale. I roditori sono così aggressivi e famelici che si arrampicano sugli alberi per fare strage di uova nei nidi. Nel caso dei kiwi, inadatti al volo, non hanno nemmeno bisogno di salire sugli alberi, perché trovano le uova a terra. Insieme a ragioni di ordine sanitario, è uno dei motivi che hanno spinto il governo di Wellington a numerose campagne per risolvere il problema. L’ultima ha attirato l’attenzione dei media e dei social perché ha coinvolto per l’appunto i bambini.

A lanciarla, come riporta il Guardian, è stata una scuola di Halfmoon Bay, località di Stewart Island, remota isola all’estremità meridionale della Nuova Zelanda, invasa da topi di ogni tipo, da topolini dall’aspetto innocuo a grossi ratti assai più spaventosi. Gli scolari, di età compresa fra le elementari e le medie inferiori, non hanno fatto differenze, né dimostrato paura nei confronti del compito. Hanno disseminato le circostanti foreste di trappole per topi. Sono andati a svuotarle regolarmente. Hanno catalogato le prede per dimensioni e razze. E infine stilato una classifica dei cacciatori più bravi. Al secondo posto dietro Bella si è piazzato un bambino di appena 5 anni che ha catturato 60 topi in tre mesi. “Non si sono lasciati impressionare perché hanno capito quale era l’obiettivo”, spiega una delle maestre che li hanno assistiti nei preparativi, Emma Jenkinson, “riportare i kiwi e altri uccellini nei loro cortili di casa”.

Parigi, guerra alla “malattia del ratto”

L’iniziativa fa parte di uno dei più ambiziosi programmi al mondo per sradicare animali nocivi per l’ambiente: il piano della Nuova Zelanda è liberarsi completamente dai topi entro il 2050. Se tutti seguissero l’esempio degli scolaretti di Stewart Island, l’impresa riuscirà. Senza bisogno di ricorrere a un pifferaio magico.


Go to Source

Exit mobile version