Occhio alle curve (dei rendimenti) e le migliori strategie di mercato per il 2022

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Benvenuti su Outlook, la newsletter settimanale di Repubblica che analizza l’economia, finanza e mercati internazionali in maniera chiara, diretta e accessibile.

A scriverla sono io, Francesco Guerrera,vicedirettore di Repubblica con un passato in testate internazionali quali il Financial Times, il Wall Street Journal e Politico ed esperienze di vita a Londra, Bruxelles, Hong Kong e New York. Per chi vuole saperne di più su di me; per chi vuole dialogare sui temi di Outlook: [email protected].

In questa edizione, occhio alle curve (dei rendimenti) e le migliori strategie di mercato per il 2022.

LA COSA PIU’ IMPORTANTE

La curva dei rendimenti è un puzzle per le banche centrali

Cosa succede: La curva dei rendimenti è, in questo momento, l’indicatore più osservato dai mercati. E il messaggio che sta mandando complicherà di molto il lavoro della Federal Reserve e delle altre banche centrali

Andiamo con ordine, cos’è la curva dei rendimenti?: E’ la differenza tra il rendimento dei buoni del Tesoro USA a cinque anni, meno la differenza tra i buoni del Tesoro USA a 30 anni. Misura, in pratica, dove i mercati pensano che i tassi d’interesse saranno nel breve e nel lungo termine.

Come si interpreta? Quando l’economia tira, la curva, di solito, e’ “ripida” – cioè i rendimenti a lungo termine sono molto più alti di quelli a breve termine – perché i mercati pensano che le banche centrali dovranno alzare i tassi in futuro per calmierare l’inflazione creata da quella crescita economica. Viceversa, quando la curva è “piatta” o, peggio ancora, invertita, i mercati hanno paura di una frenata della crescita o addirittura di una recessione.

E oggi che messaggio sta mandando? L’economia USA sta andando al massimo ma ciò nonostante, la curva si sta appiattendo prima ancora che la Fed abbia cominciato ad alzare i tassi.  Guardate il grafico in questo articolo di Bloomberg.

Conclusione: I mercati hanno paura che la Federal Reserve distrugga la crescita USA con aumenti dei tassi troppo veloci e troppo elevati. E’ l’unico modo di interpretare questo insolito movimento nella curva dei rendimenti in un momento di grande espansione economica negli States. Il pessimismo degli investitori nelle obbligazioni pone un vero problema per la Fed, perchè tutti aspettano che comincerà ad alzare i tassi a marzo.

Fatto importante da ripetere quando si parla di questi temi: Un’inversione della curva dei rendimenti (tassi a breve termine più alti di quelli a lungo termine) di solito porta ad una recessione entro 18 mesi.

ATTENZIONE ANCHE A: 

Chi vince se i tassi vanno su

Il tema caldo: E’ la domanda sulla bocca di tutti gli investitori: quando la Fed alza i tassi, che azioni devo comprare per proteggermi?

E la risposta?: La teoria, la storia e il buon senso dicono di concentrarsi su azioni di società che hanno bilanci forti, molti utili e margini solidi, perché avranno meno bisogno di capitale che, quando i tassi salgono, diventa molto più caro. Bisognerebbe anche stare alla larga da settori ciclici (immobiliare, energia ecc) perchè dipendono molto dalla crescita economica.

Allora è facile: Non proprio perchè, visto che i mercati sanno già che la Fed alzerà i tassi, le aziende dai bilanci forti stanno già crescendo moltissimo e sono dunque molto care. E un settore che in teoria sarebbe da evitare – quello dell’energia – sta facendo faville per via del noto rincaro nei prezzi di gas, elettricità e petrolio.

E quindi? E quindi, dò la parola ai cervelloni di Goldman Sachs che hanno studiato questo fenomeno e costruito una lista di azioni di aziende USA con i bilanci forti, margini alti e prezzi non esorbitanti. Tra i 25 nomi selezionati da Goldman spicca Moderna, la farmaceutica che produce i vaccini anti-Covid, Qualcomm, azienda di tecnologia, e persino Alphabet, casa madre di Google.

PS: Un nuovo servizio per i lettori di Outlook. Una lista di interessanti articoli della stampa internazionale compilata da me grazie ai suggerimenti di Irene Scalise, mia collega di Affari & Finanza. Ecco i consigli di questa settimana:

Siamo in una nuova bolla immobiliare?

Il Nobel Paul Krugman per il New York Times.

Scrivania vs hot desking

In Spagna ha scatenato un’azione legale. In Canada ha irritato gli impiegati. In Australia ha innervosito i dipendenti pubblici e in Gran Bretagna sta irritando i leader sindacali. La causa di questa frustrazione lontana? La costante diffusione dell’hot-desking in una pandemia che minaccia di trasformare la scrivania personale in un bene sempre più raro.

Musk: i robot saranno un business più grande delle auto Tesla

Elon Musk ha detto agli investitori che i suoi nuovi piani di robot hanno “il potenziale per essere più significativi del business dei veicoli”.

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