Omicidio Ciatti, estradato in Italia il presunto responsabile

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Sarà consegnato alla giustizia italiana Rassoul Bissoultanov: è la notizia che la famiglia di Niccolò Ciatti aspettava da tempo. Il cittadino russo di origine cecena è accusato di aver sferrato il calcio alla testa il giovane fiorentino quattro anni fa in una discoteca spagnola.

“La Farnesina esprime grande soddisfazione per la decisione delle Autorità giudiziarie tedesche in merito alla consegna alle Autorità italiane del cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov, ritenuto responsabile del brutale assassinio del giovane connazionale Niccolò Ciatti, avvenuto il 13 agosto 2017 in Spagna” si legge in una nota della Farnesina. Bissoultanov è il giovane che nel video registrato quella notte si vede colpire con un calcio Niccolò in una discoteca di Lloret de Mar. 

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L’autorizzazione alla consegna fa seguito ad un mandato di arresto europeo, emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nel 2020, sulla base del quale le Autorità tedesche hanno proceduto il 3 agosto scorso all’arresto nel loro territorio del cittadino russo.

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“I costanti contatti delle Ambasciate a Berlino e Madrid con le rispettive Autorità locali hanno consentito di conseguire questo importante risultato, fondamentale per evitare che l’accusato possa sottrarsi alla giustizia”, conclude la nota della Farnesina. Era proprio questo il timore dei familiari, che Rassoul Bissoultanov potesse scampare alla giustizia spagnola e a quella italiana.  Il giovane russo era stato arrestato a Kehl il 3 agosto scorso. Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dall’Italia. A carico di Bissoultanov, e di un altro ceceno, si aprirà il processo a Girona il prossimo 26 novembre.

Bissoultanov, lottatore di Mma immortalato dalle telecamere della discoteca St.Trop’ mentre sferra il calcio che manda a terra Niccolò, era stato arrestato pochi giorni dopo quella notte di follia. Rimasto in carcere in Spagna per quattro anni, è uscito a giugno, per lo scadere del termine di carcerazione preventiva. Il processo nei suoi confronti al tribunale di Girona, infatti, sarebbe cominciato solo il prossimo 26 novembre. Motivo per cui la giustizia spagnola ha stabilito di rimetterlo in libertà, costringendolo a un obbligo di firma settimanale. Obbligo al quale, almeno per quanto è stato detto ai legali di Luigi Ciatti, finora il 29enne non si era mai sottratto.

Ancora libero, invece, l’altro imputato per la morte di Niccolò, Movsar Magomadov,  arrestato anche lui nel 2017 dagli agenti spagnoli, rimesso in libertà due anni dopo e fermato di nuovo lo scorso febbraio a Strasburgo, grazie a quello stesso mandato di cattura della procura di Roma che aveva fatto finire in manette Bissoultanov. Anche per lui l’Italia aveva chiesto l’estradizione, perché il processo si celebrasse a Roma. Ma nei mesi scorsi Madrid era tornata ad affermare la propria competenza sul caso, così la Francia aveva respinto quella richiesta. E a maggio anche Magomadov è tornato in libertà.

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