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Omicidio Gigi Bici, Barbara Pasetti ha confessato: “Mi chiedeva soldi e l’ho ucciso”. Esclusa la premeditazione

Barbara Pasetti, la fiosterapista accusata di avere ucciso Luigi Criscuolo, conosciuto a Pavia come ‘Gici Bici’ per la sua popolare rivendita di biciclette, ha ammesso di averlo ammazzato. E’ la novità che emerge dall’avviso di chiusura dell’inchiesta che le ha notificato la Procura in queste ore nel carcere di Vigevano. Criscuolo – questo il movente ricostruito – avrebbe chiesto alla donna del denaro e lei a quel punto ha deciso di ucciderlo. In questo modo viene esclusa la premeditazione, restano le accuse di omicidio aggravato e tentata estorsione. Criscuolo era scomparso, ed era stato ucciso, l’8 novembre 2021 e trovato morto un mese dopo, il 20 dicembre 2021. Gli “ultimi accertamenti consentono di ritenere che l’aggravante della premeditazione originariamente contestata non fosse in realtà sussistente” e  che i fatti “si sono svolti in modo repentino e sostanzialmente occasionale, attraverso l’uso di un’arma che lo stesso Criscuolo aveva consegnato a Pasetti”.

“L’ultima fase delle indagini – si legge in una nota della Procura – è stata volta a cercare ulteriori elementi di riscontro dell’impianto accusatorio, che ha trovato integrale conferma nelle dichiarazioni rese da Pasetti nell’interrogatorio alla quale lei stessa ha richiesto di sottoporsi il 5 ottobre 2022 nell’alveo del quale ha ammesso gli addebiti”.

Omicidio Gigi Bici, Barbara Pasetti non risponde al giudice: “Lucida e spietata, era ossessionata dall’idea di minacciare l’ex marito”

La donna nell’interrogatorio dell’ottobre scorso ha raccontato “delle inattese richieste di denaro” che le fece il commerciante, “delle ragioni che l’avevano portata ad avere rapporti personali con Criscuolo e anche alle condotte da quest’ultimo perpetrate nei suoi confronti che hanno poi condotto al tragico epilogo”. Criscuolo era scomparso di casa la mattina dell’8 novembre 2021 e nello stesso giorno, secondo gli inquirenti, Pasetti l’avrebbe ucciso con la pistola calibro 7,65 che lei stessa gli aveva consegnato. Con quell’arma, Gigi Bici avrebbe dovuto aggredire Gian Andrea Toffano, ex marito della donna. L’8 novembre però Criscuolo si è presentato da lei per restituire l’arma perché non voleva più prender parte al piano. A quel punto, secondo la Procura, Barbara Pasetti gli ha sottratto la pistola e, indossando dei guanti,  gli ha sparato alla tempia uccidendolo.

Omicidio Gigi Bici a Pavia, il proiettile che lo ha ucciso simile a quello trovato nel terreno di Barbara Pasetti

Nei mesi scorsi erano state fatte diverse analisi su oggetti sequestrati a ottobre nell’abitazione dell’indagata a Calignano, frazione di Cura Carpignano. Una bici nera da uomo, che potrebbe essere appertenuta alla vittima, alcune lettere e due corde che, secondo gli investigatori, sarebbero servite per trasportare il corpo della vittima fino al luogo dove poi era stato ritrovato.

“Il prolungamento delle indagini – scrive il procuratore Fabio Napoleone – è stato necessario al fine di ricevere conferma di taluni dettagli forniti dalla persona sottoposta alle indagini e relativi alle specifiche modalità di esecuzione del delitto, alle ragioni che l’avevano portata ad avere rapporti personali con Criscuolo e anche alle condotte da quest’ultimo perpetrate nei confronti della stessa Barbara Pasetti e che hanno poi condotto al tragico epilogo”.



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