Onda Pride in 6 città, in piazza anche per il Ddl. Sala: “Da Milano la spinta finale per la legge Zan”

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“Dal Vaticano c’è stata una invasione di campo che mi ha sorpreso. Il testo che abbiamo approvato alla Camera a larghissima maggioranza va incontro a tantissime diverse sensibilità in particolare a quelle del mondo cattolico”. Lo ha detto il deputato e relatore del ddl Zan, Alessandro Zan, durante l’evento “la cura”, promosso dal Pd Milano metropolitana nell’ambito della Pride week. “Adesso tocca al Parlamento discutere e approvare la legge” contro l’omotransfobia “nell’ambito della propria autonomia” ha concluso.

Zan capisce le perplessità del segretario del suo partito, Enrico Letta, a dialogare con il leader leghista Matteo Salvini riguardo il Disegno di legge. “Dicono che bisogna dialogare anche con la destra, ma avete idea di che destra abbiamo nel Paese? – ha detto – Orbàn ce lo abbiamo a casa nostra. Quando sento Salvini che manda i messaggi a Enrico Letta e lui mostra perplessità, lo capisco”.

L’evento targato Pd è stato un anticipo del pride milanese vero e proprio, iniziato al pomeriggio all’Arco della Pace con i vari relatori che si stanno alternando sul palco. “C’è un sacco di gente” è il commento di alcuni presenti. Il sindaco Sala ha ribadito le sue ragioni a favore della legge Zan, ricordando cosa ha fatto il Comune di Milano a favore dell’inclusione omosessuale (“abbiamo aperto due case arcobaleno a Milano, siamo partiti con le unioni civili prima della legge Cirinnà”), e chiesto che la spinta finale al ddl Zan parta da Milano. Ha chiamato sul palco il deputato del Pd e gli ha regalato il suo orologio arcobaleno, che sfoggiava da qualche giorno: “Scandisca il tuo tempo per raggiungere l’obiettivo finale della legge contro l’omotransfobia” ha detto.

“Il tempo è scaduto – ha detto Sala -, io penso che se pur ci fosse il rischio della conta è un rischio che io correrei perché se no continuiamo a tirarla lunga. Il messaggio che arriva da Milano è: approviamo in fretta il ddl Zan”. A chi gli ha chiesto una sua posizione in quanto cattolico, Sala ha replicato: “Da cattolico penso che la chiesa ha espresso un sentimento che c’è anche in tanti cattolici, ma personalmente io ho due principi fondamentali in politica: uno è che i diritti siano una cosa vera e l’altro è la contemporaneità che ci impone queste riflessioni, è un tema rispetto al quale ora bisogna prendere posizione. Da cattolico non sono in assoluto imbarazzo ad appoggiare il ddl Zan”. L’evento è visibile anche nel vicino parco Sempione dove è stato installato un grande mega schermo e anche in streaming sul profilo social del Milano Pride.

Da Ancona a Roma l’onda Pride

Il pride oggi è anche ad Ancona, L’Aquila, Faenza, Martina Franca, Milano e Roma. Nelle sei piazze il movimento Lgbti+ (Lesbico, Gay, Bisessuale, Transessuale, Intersessuale) ha organizzato altrettanti eventi che quest’anno, ancora più che in passato, rivestono un significato politico: riaffermare che sul ddl Zan non si arretra e non verrà accettato alcun compromesso: “lo vogliamo così come è”.

A Roma il corteo sfila senza carri. Alle 17 parte da piazza Vittorio, nel quartiere Esquilino, dove sono annunciate circa 4000 persone e si concluderà in piazza della Repubblica nel cuore della Capitale. Sono attesi, tra gli altri,  il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il candidato a sindaco di Roma del Pd Roberto Gualtieri e la senatrice del Pd Monicà Cirinnà, la consigliera regionale della Lista Zingaretti Marta Bonafoni, Alessandro Capriccioli, capogruppo di +Europa Radicali al Consiglio regionale del Lazio e molti altri esponenti di movimenti e sindacati. Nella Capitale, dove l’organizzazione del Pride è a cura del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, lo striscione di apertura sarà “Orgoglio e Ostentazione”, ma subito dopo troneggerà un altro cartello che è la risposta alle obiezioni del Vaticano: “Per la laicità dello Stato aboliamo il concordato”.  “Giochiamo con la frase orgoglio e pregiudizio – spiega Claudio Mazzella, portavoce del Roma Pride – scegliendo la parola ostentazione, di cui sempre ci accusano. Noi vogliamo scendere in piazza mostrando i nostri corpi, la nostra stravaganza, mostrando chi siamo anche per tutti coloro che non hanno il coraggio di farlo.

Milano, è arrivato il giorno del Milano Pride

Ad aprire lo spettacolo finale a Milano sarà Vergo, uno dei cantanti di X Factor 2020. Ma sul palco ci saranno anche Michele Bravi, Immanuel Casto e Romina Falcoini, Margherita Vicario, Federica Carta & Mydrama, che canteranno il loro nuovo singolo Tocca a me, un brano che nasce da esperienze personali e vuole lanciare un messaggio forte contro l’omotransfobia. Poi, sarà la volta di Sergio Sylvestre, Voodookid, Benji Mascolo e Bella Thorne. Questi ultimi due hanno annunciato la loro partecipazione con un post che “Non vedono l’ora di festeggiare” con il pubblico del Pride, aggiungendo l’hastag #ripartiamoDaidi-ritti, che è il motto del Milano Pride di quest’anno per sottolineare l’importanza dei diritti. Come spiega il documento ufficiale della manifestazione, che sottolinea che l’importanza di ” Ripartire dl progetto di società equa, aperta, accogliente che sostiene ogni individuo, libero e uguale, nella piena realizzazione di sé”.

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Fino al tradizionale flash mob curato come sempre da Angelo Cruciani e alla sigla finale I will survive. Il tutto presentato come negli scorsi anni dalla coppia di attori Debora Villa e Daniele Gattano, che poi passeranno il testimone a Annie Mazzola e Dario Spada. Previsti anche gli interventi di Vladimir Luxuria, delle varie associazioni della galassia del mondo Lgbt+, del presidente nazionale di Arcigay, Gabriele Piazzoni, di quello milanese Fabio Pellegatta, dell’assessore comunale alle Politiche sociali, Gabriele Rabaiotti. La prima parte dello spettacolo si concluderà con la presentazione e con l’arrivo dei ciclisti che parteciperanno al ” Rainbow ride”.

L’intervista

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Gli appuntamenti al Milano Pride

Dopo la manifestazione all’Arco della Pace alle 18.00 sarà la volta dell’evento online gratuito “Around A Coffee Table” presso Starbucks (in Piazza Cordusio, 1): un insieme di dirette Twitch per dialogare con differenti icone LGBTQ+ e un’opportunità per condividere idee e riflessioni su community, moda e design.

In collaborazione con Piano City Milano, poi due concerti di pianoforte: dai giardini di via Mosso, 1 alle 19.00  “The Piano In Pride – Da Elvis Ai Giorni Nostri” con la performance del pianista Luca Alemagna e sempre alle 19.00 l’esecuzione del pianista Ettore Bove presso il Mare Culturale Urbano (Via Giuseppe Gabetti, 15).

Al Blanco (in Via Giovanni Battista Morgagni, 2) dalle 20.00 ci sarà il “Kash Pride”, djset gratuito di Lulu the Magic Cake e di The Real Lasy Stretch.

Dalle 21.00, inoltre, l’asta benefica di opere d’arte in favore di Casa Marcella e Casa Arcobaleno presso l’Apple Pie di via Lecco, 4. La giornata si chiude presso l’Arco della Pace con una manifestazione stanziale di piazza, al posto della tradizionale parata.

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