Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha emanato un’ordinanza regionale che vieta “il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12,30 alle 16 con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2021: la decisione dopo anche quanto accaduto a Brindisi dove un bracciante agricolo di 27 anni è morto dopo aver lavorato molte ore sotto il sole, a temperature elevate.
L’ordinanza vale sull’intero territorio regionale “nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ segnali un livello di rischio Alto”, si legge.
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In Puglia sono morte due persone per l’ondata di calore che si è abbattuta sulla regione negli ultimi giorni, con punte di oltre 40 gradi nelle aree interne delle province di Taranto, Brindisi e Lecce. Prima di Camara Fantamadi, la stessa sorte è toccata ad Antonio Valente, 35 anni, l’uomo che la mattina di mercoledì 23 giugno stava distribuendo volantini nel centro storico di Galatina.
È accaduto tutto in pochi minuti sotto il sole cocente e il termometro a quota 36 gradi. Il caldo toglie il respiro, Valente si accascia a terra, chiede aiuto. Qualche passante si è accorge della gravità della situazione e chiama il 118. Il 35enne viene trasportato d’urgenza all’ospedale di Casarano in condizioni molto gravi. Ma i soccorsi si rivelano inutili.
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A Taranto, qualche giorno prima, un operaio al lavoro nel cantiere del ospedale San Cataldo è finito in coma e altri tre colleghi hanno avuto un malore: “Anche qui il gran caldo e i ritmi di lavoro inaccettabili hanno rischiato di provocare una vera tragedia”, ha detto Silvio Gullì, il segretario generale della Filca Cisl per le province di Taranto e Brindisi. “Per fortuna l’operaio – ha aggiunto il sindacalista – si è risvegliato dopo alcune ore”.
Il caldo asfissiante e anomalo sta causando non pochi disagi. Nel Salento, per esempio, sono stati segnalati blackout in diversi comuni: da Lecce a Castrignano De Greci, Carpignano Salentino, Tricase e Castrignano del Capo: “Si tratta di disservizi probabilmente dovuti a un sovraccarico della rete elettrica per l’uso dei climatizzatori”, scrivono dalla Protezione civile Salento.
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In Puglia il caldo non ha dato tregua fino a venerdì 25 giugno, quando l’anticiclone africano ha cominciato ad allentare la sua morsa. Una brevissima tregua, almeno secondo le previsioni: la prossima settimana, dicono i meteorologi, si tornerà a superare i quaranta gradi in gran parte della regione.