Ospedale di Mariupol bombardato, il cinquestelle Lorenzoni condivide la fake news russa: “Sentire l’altra campana”

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Sul bombardamento dell’ospedale ucraino di Mariupol bisogna ascoltare anche “l’altra versione”. Lo sostiene il deputato M5S Gabriele Lorenzoni, che in un post su Facebook solleva dubbi su quanto accaduto nella città ucraina. “Il ministero della difesa russo ha smentito che l’ospedale pediatrico di Mariupol fosse ancora un ospedale, dicendo che era ormai stato evacuato e veniva utilizzato dai militari ucraini neonazisti del battaglione Azov. La verità in questi casi è sempre difficile da sapere, però è bene sentire anche tutte le campane”, afferma il parlamentare, rilanciando le perplessità avanzate da alcuni media russi in riferimento al ruolo della donna incinta immortalata nelle foto dell’ospedale bombardato: la ragazza, scrive Lorenzoni, “sembrerebbe essere una modella e una popolare blogger nella stessa città. Il suo nome sarebbe Marianna Podgurskaya”. Nella versione corretta del post, pubblicata in seguito, il deputato ammette che “dal suo profilo Instagram si può vedere che la ragazza è effettivamente incinta”.

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Lorenzoni è uno dei parlamentari M5S che in una chat interna (pubblicata ieri dall’Adnkronos) hanno manifestato il loro disappunto verso la scelta dei vertici della Camera dei deputati di organizzare un video-collegamento in Aula con il presidente ucraino Zelensky: “In questo momento”, dice Lorenzoni, “bisognerebbe far lavorare la diplomazia, alla fine l’Ucraina è una Nazione in guerra. È inopportuno ospitare l’intervento di Zelensky, penso sia anche un precedente storico”. Lorenzoni ribadisce in chiaro il pensiero espresso nella chat: “Non bisognerebbe prendere le parti di nessuno, la diplomazia serve a questo. È dannoso schierarsi da una parte o dall’altra, noi dovremmo lavorare per la pace. Zelensky invece vuole l’appoggio della no fly zone”. E sul presidente della Camera Roberto Fico, criticato per la decisione di ospitare l’intervento del numero uno di Kiev, si limita a rispondere: “La storia lo giudicherà”.

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