Palermo, Orlando contro gli assessori renziani: “Si dimettano o li rimuovo io”

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“La proposta che arriva da Italia Viva di azzerare la giunta comunale e seguire il modello del governo nazionale Draghi, con l’apertura alla Lega, è irricevibile per la storia di questa città che ha un percorso alternativo alle scelte di Salvini”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel corso di una videoconferenza stampa convocata a seguito della crisi che si è aperta a Palazzo delle Aquile, dopo la bocciatura prima del bilancio consolidato e poi del piano triennale delle opere pubbliche, qualche giorno fa, in questo caso con l’astensione decisiva di Italia Viva. “Vado avanti nell’interesse della città con il programma approvato dagli elettori nel 2017 – ha aggiunto – meglio un governo di minoranza piuttosto che questo logorio continuo”. I renziani sono rappresentati in giunta da due assessori: Leopoldo Piampiano e Toni Costumati.

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“Da alcuni mesi – ha detto Orlando – si registra in Consiglio comunale una situazione di stato confusionale, con la bocciatura di delibere come il bilancio consolidato, che bloccano tutte le operazioni relative al potenziamento della macchina comunale, quella del piano triennale delle opere pubbliche che in sostanza ci fa perdere milioni e milioni di euro e la possibilità di sbloccare una serie di lavori fondamentali per la città. Ovviamente la conseguenza di tutto questo è anche la perdita di posti di lavoro e il danno erariale”. 

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“Voglio precisare che il mio non è un attacco al Consiglio comunale – ha aggiunto il sindaco – ma che ci sia stata una gestione nervosa da parte di chi guida il Consiglio comunale (il presidente Totò Orlando ha aderito a Italia Viva, ndr) negli ultimi tempi, diventato un luogo per processare dirigenti dell’amministrazione, è un dato di fatto. Ritengo che nelle dinamiche dei lavori consiliari ci sia un ruolo della maggioranza e un ruolo della minoranza, quindi è normale che quest’ultima possa emendare una delibera, ma bocciare per intero i provvedimenti è un’altra cosa. E’ una mortificazione per tutto il Consiglio comunale continuare – ha proseguito Leoluca Orlando – a tenere in piedi una finta maggioranza: è un’operazione che la città non merita. Ognuno si guardi allo specchio”.

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Quindi le critiche del sindaco ai renziani. “E’ un comportamento ambiguo – ha detto – quello di Italia Viva, un clima confuso che non serve né alla maggioranza né all’opposizione. Meglio un governo di minoranza, allora: chi esce dalla maggioranza si assuma la responsabilità di aver tradito la coalizione. Così non si va avanti, ci vuole una svolta. Chiedo a tutti di fare chiarezza”. Di qui l’ultimatum a Costumati e Piampiano: “Agli assessori di Italia Viva – ha proseguito il sindaco – sto facendo un invito alla coerenza: fanno entrambi riferimento a un gruppo politico che ha contribuito alle ultime bocciature di alcuni documenti in Consiglio. Se coglieranno la sensibilità politica si dimetteranno, ma se riterranno di restare in presenza di una contraddizione che porta il Consiglio a essere un ‘Vietnam’ sarò costretto a rimuoverli. Ho chiesto a questi due assessori – ha aggiunto Orlando – se non ritenessero doveroso dimettersi, ma non ho ricevuto alcuna lettera di dimissioni”.

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Orlando ha sottolineato che la mancata approvazione del programma triennale delle opere pubbliche fa perdere 45 milioni per il tram, 11 milioni per l’illuminazione e 58 di fondi Gescal, 90 per i fondi Cis e per altre operazioni. “Sono blocchi – ha detto – che fanno riferimento a somme di bilancio comunale di derivazione europea.  Le due delibere saranno riproposte”.

Poi il sindaco ha spiegato il siluramento del presidente della Rap, il renziano Giuseppe Norata: “Ho sempre espresso ai vertici della Rap la mia insoddisfazione per il servizio rifiuti in città. Un servizio e un’organizzazione inadeguati, con la raccolta differenziata ancora a livelli inaccettabili”. E ha risposto così a Norata: “Dice che tra me e lui non c’è mai stato un rapporto idilliaco? Non ho mai fatto critiche pubbliche all’azienda rifiuti, ho sempre espresso per iscritto ai vertici di Rap la mia insoddisfazione per il servizio rifiuti in città”, ha sottolineato Orlando, il quale ha assicurato che la società riavrà presto la sua governance: “Appena faremo il consiglio di amministrazione della società partecipata designerò i componenti, perché non è possibile lasciare senza vertici la Rap, che gestisce un servizio essenziale per i cittadini”.

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