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Papa: “La fame nel mondo finirebbe, se non si fabbricassero armi per un anno”

“Mi fa soffrire la guerra. Fratelli contro fratelli, ma non solo questo. Pensare che in un secolo ci sono state tre guerre mondiali: la terza è questa. Pensare che se non si facessero armi per un anno, finirebbe la fame nel mondo, perchè penso che quella bellica sia l’industria più grande”. Papa Francesco parlava a braccio, il 2 dicembre, quando ha ricevuto una delegazione del Seminario Rabbinico Latino Americano proveniente dall’Argentina. Le sue parole sono però chiarissime e sono state pubblicate oggi da Vatican News.

“Pensare che una guerra si fa quando un impero si sente debole – ha continuato il Pontefice – allora uccide per sentirsi forte e per usare le armi che deve vendere o dare per farne di nuove. Mi fa soffrire veder provare quei droni che giravano sull’Ucraina. Che sono armi nuove che stanno testando, a spese della gente che muore”. Francesco invita tutti a lavorare come fratelli. “Contro una cultura della crudeltà, dell’uomo lupo per l’uomo, lavoriamo a partire dalla nostra fede, con questi libri sacri comuni e dando esempio di fraternità”.

Il pontefice ha risposto anche a chi lo giudica “un comunista” perchè “parla di cose sociali” invece di parlare di Dio. Sottolinea invece che “la giustizia del cuore” è presente nella Bibbia. “Chi aiuta soltanto e non adora è un ateo buono, niente di più. Chi adora e non aiuta, è un cinico, un bugiardo. Le due cose vanno insieme. E dobbiamo lottare per questo, affinchè la nostra fede si faccia opere e che le nostre opere ci portino alla fede. E’ un circolo”.



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