Paralimpiadi, storica tripletta Italia nei 100 metri femminili: Ambra Sabatini d’oro, sul podio Caironi e Contrafatto

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E’ ancora grande Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. Le azzurre sono state protagoniste di una storica tripletta nella finale dei 100 metri femminili categoria T63 (atleti che competono con protesi a un arto). Medaglia d’oro per Ambra Sabatini, 19enne originaria di Livorno e residente a Porto Ercole (Grosseto), che in 14″11 ha stabilito anche il nuovo record del mondo. Sul podio altre due azzurre: argento a Martina Caironi, 31enne originaria di Alzano Lombardo (Bergamo) e residente a Bologna (14″46) e bronzo a Monica Graziana Contrafatto, 40enne originaria di Gela (Caltanissetta) e residente a Roma (14″73). Tre medaglie che portano il bottino dell’Italia a quota 69: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi.

Argento nell’arco

Medaglia d’argento per Elisabetta Mijno e Stefano Travisani nella gara a squadre miste del tiro con l’arco ricurvo. La coppia italiana è stata battuta per 5 a 4 al tiro di spareggio dai rappresentanti del Comitato Paralimpico russo, Margarita Sidorenko e Kirill Smirnov. Allo Yumenoshima Field della capitale giapponese, Mijno, 35 anni di Moncalieri, e Travisani, 35 anni di Milano, entrambi portacolori delle Fiamme azzurre, al primo turno avevano sconfitto 6 a 0 la Mongolia, ai quarti 6 a 2 il Giappone e in semifinale 5 a 3 l’Iran. Così il medagliere azzurro: 13 ori, 28 argenti e 25 bronzi.

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Parenzan portabandiera azzurro

Sarà Matteo Parenzan a portare la bandiera italiana alla cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi. Lo ha reso noto il Comitato italiano paralimpico, indicando l’atleta triestino, appartenente alla squadra azzurra di tennistavolo e più giovane componente della nazionale italiana paralimpica con i suoi 18 anni compiuti proprio il 23 giugno, giorno della consegna da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella della bandiera alle spedizioni olimpica e paralimpica. “Matteo rappresenta l’Italia paralimpica che guarda al futuro – ha sottolineato il presidente del Cip Luca Pancalli – In questa Paralimpiade abbiamo ottenuto un risultato storico con un team costituito da tanti esordienti ma anche da numerosi veterani. Da domani lavoreremo per costruire un nuovo ciclo che possa garantire al nostro Paese di rimanere nel gruppo delle nazioni più forti del mondo. Matteo è l’anello di congiunzione fra un presente luminoso e un futuro che ci auguriamo possa essere sempre più radioso”.

Entusiasta l’atleta azzurro: “Sono davvero felicissimo ed emozionato – ha confessato Parenzan – me lo avevano detto un paio di giorni fa e oggi che è ufficiale posso dire di essere orgoglioso per il ruolo che ho ottenuto per domani sera. Un ruolo davvero prestigioso, quello di poter portare in alto il Tricolore italiano alla cerimonia di chiusura, i colori di una nazionale e di un Comitato paralimpico intero. Ho coronato un altro grande sogno, dopo aver potuto partecipare a un’esperienza davvero unica: dovrò essere bravo a metterla in pratica già dai prossimi tornei”.

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