Parlamento, le Camere vanno in ferie. A settembre si ricomincia subito con due scogli: il Green Pass e la giustizia

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ROMA –  Si ricomincia a settembre con il Decreto “green pass”: il più discusso. Montecitorio chiuderà venerdì (forse), ma solo dopo avere dato il via libera all’altro decreto in scadenza proprio domenica, ovvero il provvedimento Brunetta sulla Pubblica amministrazione che sarà a sua volta blindato, come la riforma della giustizia appena approvata alla Camera con la doppia fiducia. La riforma Cartabia sarà all’ordine del giorno del Senato per l’ok definitivo in settembre. Alla ripresa.

Le regole

Green Pass, dal 6 agosto obbligo anche alla Camera. Ma l’Aula rimane esclusa dal provvedimento

 

Le ferie della politica sono quest’anno appese alle indicazioni del governo Draghi. Il premier ha fatto sapere che non andrà in vacanza e ha chiesto ai ministri di non allontanarsi troppo e rimanere a disposizione, perché tra emergenza Covid, Pnrr e riforme necessarie per non perdere i soldi europei non c’è da scialare.

Il Parlamento nella sua autonomia ha previsto quattro settimane: i deputati staccano il 7 (non è ancora definitivo), i senatori domani (è definitivo).  Ma a fine mese dovrebbero già essere convocate le commissioni sia a Montecitorio che a Palazzo Madama. Qui, il calendario è fittissimo come mai prima per condensare il maggior numero di provvedimenti prima delle pausa: quindi decreto sulla salvaguardia di Venezia e le grandi navi; il rendiconto 2020 e l’assestamento 2021; question time; discussione in aula del rifinanziamento alla Libia.

Omofobia: il ddl Zan slitta a settembre dopo l’ultimo scontro tra Iv e Pd-M5S

Fuori è rimasto il ddl Zan, su cui ieri si è consumato l’ultimo scontro tra i giallo-rossi e i renziani che hanno chiesto in conferenza dei capigruppo di inserire la legge contro l’omofobia subito nel calendario, in realtà già chiuso. Scambi di reciproche accuse. Se ne riparla il 7 settembre, ma il ddl Zan non sarà il primo provvedimento dal momento che c’è da chiudere la riforma della giustizia penale, mentre in commissione è prevista una corsia veloce per l’altra riforma-chiave della giustizia, ovvero quella civile.  

Sprint del Senato prima delle vacanze: la cybersicurezza è legge, via libera all’Agenzia

Un mese di ferie quindi per i parlamentari dovrebbe essere assicurato. Non come lo scorso anno quando, con la pandemia e senza vaccini, le vacanze furono interrotte il 18 agosto con l’esame appunto del decreto Agosto e il 24 ripresero i lavori delle commissioni. Saranno ferie d’agosto quest’anno, nella media.

Nella serie storica elaborata dalla Camera dei deputati, le date parlano da sole: le vacanze del 2020 sono state le più brevi degli ultimi 30 anni; nel 2019 si andò in vacanza il primo agosto e si riprese il 9 settembre. Nel 2018 ci fu la crisi di governo e traballò tutto, ferie incluse. Nel 2017, vacanze lunghe: dal 2 agosto fino al 12 settembre. Nel 2016, dal 5 agosto al 5 settembre. Ma il record di ferie parlamentari lo si è avuto nel 2009: dal 30 luglio al 14 settembre.

Tanto per mostrare tuttavia che il Parlamento italiano è in linea con gli altri Parlamenti europei, uno studio sempre della Camera, segnala che l’europarlamento si è preso una pausa dal 15 luglio al 29 agosto, mentre in Francia l’Assemblea nazionale è rimasta al lavoro fino all’approvazione della legge sul pass sanitario e la  ripresa è prevista il 20 settembre.  In Germania il Bundestag ha sospeso i lavori fino al 6 settembre (va segnalato che lì ci si prepara alle elezioni). E nel Regno Unito la Camera dei Comuni ha sospeso il 22 luglio per ricominciare il 6 settembre.

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