Paura sulla Roma-Lido, scintille e fumo nei vagoni. Passeggeri nel panico “Abbiamo sentito scoppi, pensavamo di morire”

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Momenti di panico sulla linea ferroviaria Roma-Lido, dove alle 13.20 circa si sono spezzati i cavi della linea aerea all’altezza di Tor di Valle, per ragioni ancora da precisare.

Conducendo corrente, nel momento della rottura si sono verificate delle scintille e del fumo, che hanno fatto appunto spaventare i passeggeri: hanno temuto che la vettura potesse prendere fuoco.Cosa che, fortunatamente, non si è verificata: tuttavia i passeggeri sono scesi sui binari e si sono rapidamente allontanati dalla vettura.

Incidente sulla Roma Lido, panico tra i passeggeri: “Temevamo che scoppiasse tutto”

“Il treno stava marciando quando a un certo punto abbiamo cominciato a sentire degli scoppi fortissimi e poi abbiamo visto scintille all’interno degli ultimi vagoni del treno – spiega Stefano, ragazzo 21enne che si trovava sul treno di ritorno dal mare – sembrava che stesse tutto per esplodere, una scena da film, ho pensato di morire”. Il ragazzo racconta di momenti di panico, che ha ripreso con il suo smartphone. “Nessuno ci diceva niente – continua –  tutti urlavano e ci siamo riversati nei vagoni in testa. Il treno si è finalmente fermato ma eravamo bloccati dentro, fino a che un uomo ha aperto lo sportello a calci e le persone si sono riversate in mezzo alla strada”.

La linea è quindi interrotta da Piramide e fino ad Acilia, in entrambe le direzioni. È stato attivato un servizio bus tra le stazioni della metropolitana Eur Magliana e Acilia. Rimane attivo, seppur con rallentamenti, il servizio tra Acilia e Colombo, in entrambi i sensi di marcia. Tra Piramide ed Eur Magliana, invece, l’Atac suggerisce di utilizzare la linea B della metropolitana, che unisce, appunto, le due fermate.

“Convocherò Atac per avere una relazione dettagliata sugli accadimenti odierni ed esigerò il massimo impegno affinché tutti i lavori necessari vengano effettuati nel minor tempo possibile”, spiega Mauro Alessandri, assessore alla Mobilità della Regione, che proporrà anche “l’istituzione di una commissione di inchiesta tra tecnici del Ministero, della Regione e di Atac che non si limiti all’accaduto ma valuti l’opportunità di interrompere immediatamente la linea al fine di realizzare i lavori di risanamento e/o sostituzione di canalone porta cavi, di rinnovo dell’armamento dell’intera tratta compresi deviatoi e un potenziamento e risanamento della linea elettrica di contatto, per un totale di 63 milioni di euro. Quanto accaduto oggi non deve ripetersi mai più”.

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