Pd contro candidato lega: “Bastoni inaugura comitato elettorale presso sede di estrema destra: Bernardo cosa dice?”

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“Questa sera Max Bastoni inaugura il suo comitato in via Pareto 14, dove ha sede anche Lealtà Azione”. La denuncia arriva dal Partito Democratico milanese e si riferisce ad un recente annuncio apparso sul profilo Facebook del candidato leghista in Consiglio Comunale: “Vi aspetto Venerdì 27 agosto alle 19.30 all’inaugurazione della mia sede elettorale in via Pareto 14. Stop razzismo contro gli italiani!”, ha scritto Bastoni.

I consigliere regionale del Carroccio, che è anche candidato per Palazzo Marino, ha annunciato così l’apertura del suo quartier generale, ma la sede, fa notare il Pd, non è una sede qualunque. Quell’indirizzo, via Pareto 14, è associato a una dei locali milanesi del movimento di estrema destra Lealtà Azione.

A dichiararlo è la segretaria metropolitana del Partito Democratico Silvia Roggiani: “Non è un caso se un esponente leghista sceglie di condividere spazi con un movimento che ogni anno organizza le celebrazioni al Campo X del Cimitero Maggiore, tra saluti romani e inni ai caduti di Salo’, viste le simpatie del Carroccio e lo scivolamento verso posizioni sempre più estremiste. Che il volto moderato della Lega non esiste noi lo sappiamo già – aggiunge Roggiani –  quello che ci interessa sapere è cosa ne pensa il candidato della destra, se non prova imbarazzo ad essere sostenuto da chi flirta e non rinnega ideologie contrarie alla nostra Costituzione.

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Bernardo, dopo aver detto che non c’è differenza tra fascisti e antifascisti, salvo poi rivede la sua posizione, adesso ci dica cosa pensa del sostegno di chi condivide queste posizioni e questi valori”. Luca Bernardo che, interpellato da Repubblica, non risponde alla denuncia dei dem, durante una delle sue passeggiate tra i mercati cittadini aveva detto che non avrebbe mai accettato l’appoggio di movimenti e partiti di estrema destra. Qualche settimana più tardi, poi, la sua dichiarazione “io non distinguo le persone tra fascisti e antifascisti” aveva scatenato le polemiche. Polemiche in seguito alle quali aveva aggiustato il tiro: “Sono antifascista come tutti gli italiani, si condannino tutte le ideologie folli”, aveva aggiunto.

Bastoni, si evince da un cinguettio del profilo Twitter di Lealtà Azione datato 26 febbraio 2018 (a poco più di una settimana dalle elezioni lombarde), aveva organizzato proprio in via Pareto un aperitivo elettorale, con tanto di card diffuse sul web e sui social. Bastoni è noto sia per le sue esternazioni contro i migranti sia per avere giocato con il suo cognome, in passato, per esporre manifesti elettorali che avevano scatenato polemiche per il loro messaggio razzista: “Bastoni contro l’immigrazione” era lo slogan. 

 

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